18 febbraio. Inizio corso.

Come al solito ci siamo trovati al Tilly’s, come al solito nelle settimane precedenti avevamo ricevuto parecchie mail di persone interessate, come al solito abbiamo risposto a tutti e ci aspettavamo che come al solito molti poi non venissero. Invece non solo sono venuti praticamente tutti ma se ne sono pure aggiunti e, decisamente NON come al solito, si sono pure iscritti quasi tutti!
Così il corso che doveva essere di 14 persone è andato un pochino in overbooking.

Le prime settimane di campetto sono state perciò molto affollate e piene di attività, grazie anche alla meteo che è stata tutto sommato clemente e ci ha portato via un solo weekend (peraltro riempito con una dose massiccia di teoria). Abbiamo fatto campetto a Borso, sul Grappa, ad Albettone… qualcuno sarebbe anche già pronto per partire fronte vela!
I primi voli alti sono poi iniziati a tempo di record: l’8 marzo, appena tre settimane dopo l’inizio del corso, Giuseppe ha inaugurato la stagione didattica. Volo tranquillo e preciso, cosa strana per un paracadutista 🙂

Doveva debuttare con lui anche Andrea ma una serie di sfortunati eventi (un decollo interrotto, un cespuglio dispettoso, un venticello bischero e un tramonto improvviso) gli ha impedito di staccare i piedi quando già pregustava il decollo.
Con lui ha hanno però volato anche Bruno e Ines, che dovrebbero dare l’esame ad aprile se tutto va ben.
Pochi giorni, un altro campetto sui colli per fare anche un po’ di francese, e il 12 ecco al battesimo del volo i due Giacomo. C’è anche Andrea che stavolta parte UNO 🙂

I voli filano via lisci e senza intoppi. Il 16 vola anche Elia, che mi stupisce perchè imposta già quasi da solo gli 8… Vanni fortunatamente (!) ha un po’ più bisogno di me. Con Bruno che chiude il terzetto sono lesti a tornare su, così gli riesce pure il bis! Ancora bene i novizi mentre Bruno, un pochino (tanto) distratto, si impappina col C da nord e colleziona un po’ di carne per il freezer.
Si può non volare venerdì 17? Certo che si può… ma noi invece sfidiamo la sorte 🙂
Volano Vanni, Giuseppe, GiacomoP e Bruno. Al secondo volo anche GiacomoP riesce a impostare quasi completamente l’atterraggio da solo!

Sabato mattina sono più numerosi e c’è il primo volo di Max (stallo un po’ anticipato) e Fabio (tutto bene). Vanni fa gli 8 da solo. GiacomoM non riesce a fare le orecchie perchè non trova il cordino. Elia prova una vela nuova e scende col sorriso a 32 denti. GiacomoP litiga con le inversioni. Andrea doppia gli altri e riesce a fare tre voli perchè poi dovrà star via 10 giorni. Non contento si prende pure il lusso di fare un po’ di termica e atterrare per ultimo!!
Al pomeriggio, dopo un ultimo campetto di rifinitura, arriva a volare anche Valerio 747 (per via delle dimensioni della vela credo). Il decollo non è dei migliori perchè frena tardi la vela e di conseguenza più che partire “casca” dentro l’imbrago. GiacomoP fa ancora inversioni da pensionato ma in compenso imposta già l’avvicinamento a C tutto da solo. Elia invece si limita agli 8, sempre da solo. Vanni li fa un po’ troppo avanti e va lungo. Max deve rappacificarsi col ritorno a terra a fine volo. Fabio prova orecchie e inversioni. Ines prova le manovre d’esame e fa un bel C. GiacomoM quasi autonomo negli 8. Sono nemmeno le 17 quando finiscono ma il vento in decollo sconsiglia un secondo giro, così ci salutiamo davanti a una birra.

Domenica 19, mattina, campetto ad Albettone. Dovevano essere 10 ma vari imprevisti li hanno ridotti a 5. Diego, Beppino e Sonia completano il loro addestramento basico e così, dopo il pranzo da Polde, torniamo a Borso per il volo alto. Beppino in tandem, gli altri da soli… Riescono a fare due voli lisci e tranquilli. Nulla da segnalare se non un 360 un pochino (tanto) spinto di Diego e un gran sorriso di Sonia 🙂

Alla prossima!

19 agosto! Aggiornamento: il corso è finito...

Potrei cavarmela così online ma sono relativamente certo che “dal vivo” avrei qualche problema, perciò ritengo necessario espandere un attimino la frase precedente. Mettetevi comodi.

Prima di Pasqua sono arrivati quasi tutti ai voli alti. Beppino: primo volo con partenza seduta e un po’ di carne per virate non autorizzate. Filippo A, da ora in poi Phil: virate più larghe di quelle di un 747. Giuseppe: qualche strattone di troppo ai freni appena dopo decollo, ma l’è un parà…
Federico: fa un po’ di casino in decollo “Parti 4° o 5°?” “Io? Sempre stato primo…” in volo però è ubbidiente. Giovanny fa l’improvvisata: tutto bello e preciso fino a 40 m da terra, poi si inventa ultima virata rovescia. Lo blocco subito e lo fornisco di proteine animali. Cinzia: precisa come un soldato 🙂 Filippo G, da ora Gabe, fa tutto bene ma vuole lasciare il segno… così dopo l’atterraggio schianta a terra la vela di muso in piena velocità, manca poco che il segno lo lascio io a lui 😉 Nunzio è un po’ rigido ma si scioglierà. Luca stalla tardi e fa una bella strisciata per terra. Alexandro è fortunato e al primo volo trova già un po’ di restituzione, atterrando contento come una pasqua dopo quasi 20 minuti. Filippo S, per ora senza soprannome, fa subito vedere la cifra dei suoi primi voli: l’assoluta mancanza di voglia di correre in decollo.
Nel frattempo “i vecchi” procedono abbastanza bene, con qualche bella razione di carne random, tipo Max che esegue i comandi rivolti a un altro… C’è tempo anche per le prime soddisfazioni, tipo Elia che fa termica, sale oltre i 1000 m e sta per aria quasi 45 minuti.
Da segnalare in questo periodo anche un volo di mezz’ora di Giuseppe, i 20 minuti con rapida salita e discesa di Sonia, i 23 minuti di Valerio, Andrea che sbaglia cordino delle orecchie e fa un bel frontalino, Gabe che parte con un piccolo nodo. Cinzia addirittura finisce in pianta in decollo: parte incerta e quando decide che aveva ragione a essere incerta… è già appesa a un albero 🙂
Ovviamente non si contano le inversioni di rollio scarse, gli atterraggi lunghi e gli stalli alti (o bassi) ma sono quisquilie e in generale il gruppo progredisce bene.
La stagione procede con belle giornate, qualche volta ventose e certamente primaverili. Rimediamo con qualche doppia razione di teoria. Diversamente dal solito sono più presenti il sabato che la domenica, ma va bene anche così 🙂

Alla fine di marzo, con lo sbocciare dei primi fiori, si rivedono anche Ines e Bruno 🙂 Il 9 c’è l’esame e il giorno prima facciamo le prove. La mattina è un disastro, tanto che li minaccio seriamente di saltarlo. Al pomeriggio, dopo la scossa, Ines si riprende e fa due ottimi voli. Bruno invece è irriconoscibile, pare un tedesco…
Speranzoso che sia solo una giornata storta la mattina dopo siamo regolarmente a Feltre. Ines è impeccabile mentre si scopre ce le giornate storte di Bruno erano due. Manovre in volo incerte e un atterraggio da dimenticare rinviano il suo attestato.

Dopo Pasqua sono rimasti al campetto solo Carlo e Livio. Il primo completa iter in un paio di lezioni, Livio invece opta per una pausa causa stiramento a un muscolo. Quando poi sta meglio sarà troppo caldo perciò conto di rivederlo a fine agosto col nuovo corso.
Prima di partire per il Marocco do ai ragazzi ancora un paio di possibilità di volare. GiacomoP la sfrutta alla grande, facendo un volo di mezz’ora e 1400 m di quota. Cinzia prova a fare altrettanto ma riesce solo a rientrare in atterraggio giusta giusta… Phil non risponde ai comandi perchè io, da pirla, mi ostino a chiamarlo Filippo… Gli altri bene.
Mentre sono via fanno comunque una giornata di volo con Carlo. Mediamente lunghi e stalli alti in atterraggio.

Ritorno e la mattina 1° maggio ci ritroviamo con 20 allievi tutti in un colpo!! Purtroppo però c’è vento forte e di traverso, quindi tocca scendere. I più pimpanti optano per una discesa a piedi, così gli mostro il sentiero che poi possono fare in salita se gli garba un po’ di hike & fly.
Facciamo teoria. Al pomeriggio volo solo io perchè per loro è un po’ fortina.
Gli altri bene o molto bene. Con alcuni iniziamo a valutare ipotesi esame di fine maggio: “come va la teoria?” – “Come va COOOSA?”….
Ci ritroviamo il 5 pomeriggio. Beppino finalmente inquadra la questione stallo e fa un flair da manuale. Diego prova la Ion e io passo il tempo a dirgli di agitare meno le braccia. “Ma come? Non la stavo controllando?”… si vabbè… Valerio si fa ingannare dal vento laterale e arriva in virata. Non è una ground spiral ma fa lo stesso impressione con quella vela 😉 Cinzia si dimentica che il para è fondamentalmente un pendolo e in atterraggio fa un bel paio di svirgolate in avanti. A Elia chiedo un C da sud e me lo fa da nord… Cos’è? Li ha morsi una tarantola?? Gli altri bene (ebbene sì, era venerdì ed erano tantissimi…) Elia e Andrea si danno perfino alla francese.

Sabato mattina, 6 maggio, riescono a fare 3 voli a testa prima che inizi a gocciolare. A fine round netti miglioramenti per Valerio e Phil.
Il giorno dopo è il turno di Luca e Sonia fare un “salto” avanti: il primo dopo un atterraggio “in ginocchio”, la seconda dopo aver cambiato imbrago. Finalmente vola anche Carlo, molto preciso. Speriamo continui così.
La sera Alex arriva tardi per colpa dei mussi mentre Valerio sta uscendo dal pranzo della comunione, casualmente prenotata al Garden. Salgono ma solo Valerio riuscirà a decollare prima che il vento si giri. Gli altri, prima, bene.
Con i Giacomi, Vanni, Andrea ed Elia iniziamo la fase di preparazione all’esame con simulazioni pratica (bene) e teoriche (…)
Nelle mie note le sbavature si fanno sempre più rade. “Fortunatamente” c’è Carlo a tenermi sveglio. Il 13 maggio, al secondo volo, parte con un bel nodo. Ci mette un po’ a darmi retta e a riprendere la rotta per l’atterraggio. Un secondo “black out” lo fa finire basso durante gli otto e non resta che atterrare nel prato a nord, vicino alle mucche che lo guardano disinteressate. Beppino, malgrado l’anzianità (di voli!!!), ha ancora qualche problema con la posizione di decollo e il raccordo in atterraggio. In compenso in volo è bello sciolto (pure troppo in certi momenti). Luca ha qualche difficoltà con le procedure “teoriche” ma poi nella pratica va bene. Per Alex, Valerio e le ragazze qualche problema con le quote in atterraggio. Diego ha preso abitudine di stallare in atterraggio a braccia larghe e leggermente più sulla destra. Ho anche minacciato di spezzargliele quelle braccine ma insiste… Quelli quasi pronti all’esame ormai non li guardo più. Filippo S è un po’ distratto.
Quando penso che ha capito una manovra me la fa da cani. In atterraggio idem: impreciso. Per i rimanenti come detto nulla (di troppo sbagliato) da segnalare.
Il 16 qualche bel voletto in termica: Vanni sale bene e rapido, poi esce e viene giù di corsa per andare a lavorare. Giuseppe 32 minuti e quota appena sopra decollo. GiacomoM 1100 m, poi lo mando oltre valle delta e buca… 40 min per lui comunque.

Il 21 inauguriamo la stagione su a casa in decollo con la pastasciutta della Marilena. Prima però qualche voletto (21 in totale) tra cui spicca quello di Vanni che gira bene una termichina sotto al decollo ma poi prende una bella asimmetrica che lo esorta a scendere per il pranzo.
Il pomeriggio si sfogano, complice il fatto che atterriamo al paradiso e possono ravanare più a lungo sul costone. Vanni 1200 e 53 minuti. GiacomoM 1300 per 1 ora e 20. GiacomoP 1300 e 1h e 25. Max decolla alla francese. Sta provando una vela nuova e “si limita” a 25 min. Phil e Beppino qualcosa ma meno del previsto. Filippo S fa manovre, che ha pochi voli. Lo accompagno anche in avvicinamento e lo lascio da solo per il finale. E lui… si dimentica di frenare. Alla mia domanda “Come mai?” risponde “Aspettavo che la vela portasse” !!!!!!!! Sonia e Alex partono ultimi e trovano poco, il vento inoltre li scarroccia verso ovest e mi tocca richiamarli indietro. Fanno poco meno di 20 min ma atterrano stracontenti. Alex dice che per far termica serve la maglietta di Nardini 🙂
Proviamo a farla sporca e a chiudere la giornata dal Panettone ma decolla solo GiacomoP perchè poi il vento non regge e devono scendere ma non si arrendono: Vanni riesce a partire dai tappeti e GiacomoM dalle casette… quando si dice non demordere. Del resto sono gli ultimi voli da polli per loro.

Il 23 maggio siamo a Gardone per gli esami. Ci sono Elia, i Giacomi, Vanni e Andrea. Si comportano talmente bene che Elia viene chiamato dall’esaminatore in atterraggio che gli chiede come mai sia atterrato esattamente sul centro, riuscendo incredibilmente a rimanere serio per 10 secondi davanti alla faccia perplessa del toso 🙂
Per gli altri nessuna pausa, voliamo anche il giorno successivo. Carlo migliora, Phil fa un ottimo atterraggio, FilippoS comincia a inquadrare. Ok Giuseppe e Gabe.
Il corso comunque procede liscio e chi è libero riesce a volare quasi ogni giorno. Questo aumenta un po’ il gap tra chi viene sempre e chi può solo un giorno a settimana ma il gruppo rimane compatto. Il 27 Fabio fa 35 min e una buona quota. Carlo prova la “sua vela” ma le reazioni sono troppo brusche e lo rimetto su una della scuola con cui fa 1500 e 32 min con passata sopra casa a Romano. Valerio 1200 per 30 minuti, buono il C. Beppino sta pian piano sistemando la procedura di decollo e atterraggio, lasciando fare di più alla vela. A Gabe scappa qualche cazzata random, tipo quando prova a partire senza l’ok di Francesco o quando molla i freni in atterraggio. Giusepe e Max bene. FilippoS viene poco e si vede. Al pomeriggio Max, Sonia, Valerio, Fabio e Giuseppe fanno tutti un volo con leggera termica e dai 15 ai 18 minuti di durata. Il giorno dopo invece volano Cinzia, Alex e Luca. Bene anche se manca ancora qualche riferimento in atterraggio.

Il 29 sera finalmente il primo panettone di gruppo per Gabe, Valerio, Giuseppe, Phil, Luca e FilippoS (che ha rischiato di essere rispedito in furgone per quanto male è decollato).

Il 31 i presenti provano le antenne. A parte un po’ di spendolate in atterraggio di Gabe il primo giro fila via liscio. Nel secondo finalmente si diverte, fa 25 min di termodinamica prendendosi anche lo sfizio di superare in termica una vela identica alla sua appena arrivata “Tranquillo, di sto colore ne fanno poche!!!”

Il 2 giugno invece è Fabio ad avere le prime soddisfazioni: 1200 m, mezza strada verso panettone, giretto in pianura. 1H e 5. Diego lo imita poco dopo: 1200, panettone, pianura e rientro. Unica differenza: a Fabio ripetevo che poteva allontanarsi un po’ di più, a Diego che doveva farlo molto di meno…
Nella pausa pranzo Sonia e Alex mi chiedono chiarimenti sull’avvicinamento a granchio ma per decenza evito di entrare nei dettagli della domanda. Loro sanno.
Un giorno alla volta ci avviciniamo all’esame e le simulazioni si susseguono, lasciando meno tempo per i voli in termica. Il 3 giugno Fabio cmq trova il mdo di farsi due ore di volo a 1700. Per Gabe stessa quota ma “soli” 30 minuti come Max (1300 m). Diego invece si ferma a 1200.

Il 4 ci ritroviamo improvvisamente con la strada bloccata per una corsa ciclistica di cui nessuno sapeva niente. Giornata buttata dopo un solo voletto mattutino.
Nelle ultime settimane che rpecedono l’esame di un folto gruppetto di pulcini me ne vado in decollo e lascio Carlo a sorvegliare gli atterraggi. I ragazzi (e le ragazze) non sembrano affatto preoccupati dal cambio. Decolli molto buoni e atterraggi sicuri, anche se le voci e i comandi sono leggermente diversi.
Le note ora si fanno più sporadiche: “mangiato in malga”, “atterraggio a C da solo bene”, “inversioni ok”,”simula esame”. Sempre più spesso vicino al nome di alcuni spunta “termica, 30 minuti”, qualche volta “1 ora”. Raramente “Entra alto/basso”. Solo FilippoS, pur con evidenti miglioramenti, non è ancora in piena forma, ha meno voli degli altri ma dà anche l’impressione di essere spesso distratto o distante.

In vista degli esami il 17 giugno andiamo in trasferta a Revine con simulazione prova pratica. Primo volo tutti bene tranne Beppino che sbaglia l’ordine delle manovre, Cinzia che si prende un po’ corta,
Giovanny a cui gira il vento e fornisco qualche dritta, Valerio che fa centro, ma un po’ troppo vicino ai bagni mobili (dovete sapere che in atterraggio avevano appena fatto una festa paesana e c’erano ancora diverse strutture presenti, tanto per rendere più pepata la prova).
Per il pranzo andiamo in una malga vicino al decollo, segue superipasso di teoria (anche se vorrebbero pennichellare). Verso le 16.30 sono di nuovo in decollo. Il tempo che la meteo si quieti un pochino ed escono. Gabe1h15m (e 1600 m con panorama sulla retrostante Val Belluna). Giuseppe 1h. Cinzia 22m. Giovanny… 30 secondi perchè sbaglia traiettoria di uscita/si fa scarrocciare e atterra su un collinotto appena a est del decollo. Diego 1h20m, ottimo avvicinamento e “colpo di freni tarantolato” all’ultimo momento che non si spiega nemmeno lui. Beppino 45 min. Fabio 1h10m. Valerio 15 min perchè decolla per ultimo ed è ormai tardi. Quelli in alto però erano oltre inversione e per tirarli giù abbiamo fatto a eliminazione: ogni 5 min chiamavo fuori quello che appariva più basso.

Il 19 siamo nuovamente a Revine, stavolta per l’esame vero. La prova pratica si svolge senza problemi (anche se Luca e Cinzia hanno sicuramente fatto atterraggi migliori). L’intoppo esce alla teoria dove Phil sbaglia troppo e dovrà tornare a settembre. Tutto bene per gli altri, incluso Bruno che passa quindi il testimone 😉
L’esame finisce molto presto, sono da poco passate le 13. Così ci fermiamo nell’osteria del paese dove il prosecco prima scorre a rivoli, poi a fiotti e infine a fiumi. Non contenti, sulla via del ritorno ci fermiamo pure alla cantina Codello per il colpo di grazia, tra un pezzo di formaggio, un crostino, e un salto sulla bilancia per controllare il peso, vero Carlo??? Giornata memorabile. Peccato per Gabe che non è potuto venire per un impegno.
Lui si rifà subito il giorno successivo: voletto di mezz’ora per smaltire il nervoso: Ciiegina sulla torta: panettone serale. Con lui anche Alex, Giuseppe, FilippoS (che stavolta fa un bel decollo e un atterraggio di precisione), Nunzio e Phil.

Dal 23 al 30 me ne vado in Sicilia e li lascio a terra, anzi no… alcuni volano con Carlo 🙂 Appena rientro iniziamo a spron battuto la preparazione all’ultimo esame del semestre: quello di Campo Tures. O meglio… iniziano… sempre con Carlo. Perchè per due settimane son nella giuria dei mondiali di parapendio, a Feltre.
Rientro il 16 sera e il 17 gli propongo un ultima prova di esame perchè il 18 siamo in Alto Adige!! Vengono solo FilippoS, Giovanny e Sonia e fanno solo un volo perchè Filippo torna un po’ distratto “C’è vento, vieni fuori”, parecchio distratto “Sei basso, girati e vai al paradiso”, tanto distratto “Visto che continui a venire dritto valuta un campo alternativo che qui non arrivi”, troppo distratto “guarda che hai i fili della corrente davanti!” … … ZOT! Un lampo blu tra pilota e vela, i fili della 20mila che si fondono come mozzarella e lui che cade come un pero dentro un albero di fichi. Nell’urto la radio perde la batteria e quindi non sente e non risponde alle mie chiamate… potete immagiarvi il mio stato nei 40 sec che ci metto ad arrivare a portata di voce. Poi ricomincio anche io a respirare quando lo sento urlare: “Sto ben, dighe a me morosa che no me so fato gnente!” Intervengono pompieri e tecnici Enel e per precauzione lo faccio anche portare in Pronto Soccorso in ambulanza perchè ha dei giramenti di testa. Alla fine il referto parla di escoriazioni, qualche botta e un casco da buttare. Unica ripercussione che lo sconforta: in osservazione per 24 ore, niente esame (ah, per la vela ha solo qualche cordino da sostituire…)

Il giorno dopo sveglia alle 4 per essere a Campo Tures alle 8. Con me solo Nunzio perchè Alex arriva dal mare mentre Gabe, Giovanny, Sonia e Giuseppe sono saliti già la sera prima.

Con la perfetta organizzazione di Helmut Stricker esaminare quasi 50 persone è una cosa da niente. E con il c.lo che si sono fatti in sti mesi la verifica è una pura formalità: Alle 13.30 siamo già a pranzo, giusto in tempo prima che chiuda la cucina (ma non abbastanza veloci da riuscire a ordinare anche il dolce, damn…).
Fine del diario del primo corso 2017. Saluti dal 21° Mondiale di Deltaplano, Brasilia.

Il 27 agosto si ricomincia.

22 gennaio 2018

Che cattivo che sono… il 2017 è finito da un pezzo e non vi ho più detto nulla del “nuovo” corso e delle peripezie dei nuovi allievi. Sono stati probabilmente troppo bravi e troppo veloci 🙂

Dunque… dopo il mio rientro dai mondiali di parapendio di Feltre il corso precedente ha sostenuto positivamente gli esami a Campo Tures. Poi sono partito per la Bulgaria e al rientro, dopo un rapido cambio di valige senza nemmeno passare da casa, sono partito per i mondiali di deltaplano a Brasilia. Ma questo (forse) lo sapete già.

La prima novità è che al mio ritorno, alla presentazione del nuovo corso, ci siamo ritrovati con ben 20 nuovi allievi interessati al corso. Pensavo che qualcuno ci avrebbe rinunciato dopo la lezione introduttiva e invece si sono iscritti praticamente tutti.

Le prime settimane di corso perciò sono state piuttosto intense anche perchè siamo stati impegnati su più fronti fino alla fne di novembre.
Ad ogni modo, come accennato, i nuoi ragazzi (e ragazze!!!) sono stati diligenti e puntuali negli appuntamenti e questo ci ha permesso di sbrigare velocemente la pratica campetto al punto che meno a meno di 3 settimane dall’inizio del corso i primi sono approdati ai voli alti. Merito anche del nuovo campetto che, con un orientamento di 360°, ci permette di sfruttare qualsiasi vento (tranne quello troppo forte, come è successo una volta) e della nuova aula della scuola, che a sua volta ha permesso di ottimizzare i tempi in maniera ottimale.

Già nella fase iniziale il gruppo si è dimostrato coeso anche dal punto di vista umano e pure questo non è un aspetto secondario nella crescita tecnica perchè permette una migliore condivisione delle conoscenze acquisite. Non vorrei però sembrare troppo asettico: con la frase “coeso dal punto di vista umano” intendo che le cazzate e le menate di gruppo si sono sprecate fin dal primo giorno 😉
Ad ogni modo il 15 settembre i primi avevao già il loro primo volo prenotato, ma il tempo ci ha messo lo zampino e abbiamo dovuto rinviare al 17. Prima dei primi voli io e Antonio dobbiamo fare il suo tandem pre-solista e… sbaglio il decollo col tandem: in fase di gonfiaggio mi scappa una maniglia e non rimane che fermarsi (più o meno su un cespuglio ma anche no). 5 minuti per risistemare e siamo cmq in volo. Appena atterrati fa capolino un po’ di pioggia. Da dove sia arrivata non saprei dire. Poi finalmente pare sistemarsi e riescono a decollare Michele Mala e la Marta. Mentre lei fa tutto bello e preciso il Mala conferma quanto dimostrato in campetto: una naturale predisposizione a incasinarsi la vita da solo. Esegue alla perfezione decollo, manovre in volo e avvicinamento poi, quando è in finale, forse distratto da “un tedesco a culo busòn” (controllate sul dizionario italiano-veneto), devia impecettibilmente in direzione degli ulivi a lato dell’atterraggio e riesce a parcheggiarci sopra la vela nuova che gli avevo appena dato. Fortunatamente erano passate le 10, così i miei sacramenti non hanno svegliato nessun ospite dell’hotel…

Dopo i primi due il vento da est rinforza troppo e i restanti 4 allievi in decollo sono nuovamente costretti a scendere in auto.
La mattina dopo però 3 di loro sono di nuovo in decollo e stavolta non ce n’è per nessuno. Stefano atterra un po’ seduto, Mauro (che già vola ULM) diluisce un po’ troppo lo stallo, Antonio stalla un po’ in ritardo. A parte queste imprecisioni nella parte finale, il resto del volo fila via bene.
Il tempo in quelle settimane continua a fare le bizze ma, se impedisce di progredire coi voli alti, permette tuttavia di fare campetto a ci è più indietro.
“Purtroppo” l’ultima settimana di settembre salta perchè porto un po’ di piloti a fare dinamica in Sardegna.
Al nostro rientro da segnalare il 1° ottobre la partecipazione di Stefano e Mauro al trofeo di Valle San Floriano, durante il quale Stefano arriva addirittura ai quarti di finale. Prima che vi facciate strane idee: pioveva a dirotto e il trofeo è stato assegnato giocandolo ai dadi 🙂

Il 2 ottobre ci sono Flavio e Antonio che fanno due voli. Flavio è già piuttosto sciolto. Antonio deve ancora sistemare la posizione di atterraggio.
Il 7 arriva al primo volo un nutrito gruppetto di allievi, incluso Luciano che in realtà avrebbe potuto aspettare un altro campetto (ma è già in possesso di attestato e deve solo fare la ripresa, percioò…). Mauro imposta il finale già quasi da solo. Luca al primo volo fa tutto bene. Ottimo lo stallo. Mala stavolta si tiene lontano dagli alberi e va un po’ lungo. Pamela interrompe il primo decollo. Poi ottimo volo e ottimo stallo. Marta frena un po’ in ritardo il decollo e prende una piccola chiusura mentre stacca da terra. Alberto finalmente riesce a volare (la settimana prima, dopo ch l’ho stoppato, è sceso a piedi per smaltire il nervoso…). Antonio fa delle orecchie un po’ timide. Meglio il finale. Da segnalare che oggi viene attribuito il primo soprannome del corso: Michele detto Mala dai suoi amici da ora in poi per i volatili sarà MichEolo. Il motivo dell’assegnazione rimane una cosa privata ma se ci conoscete (e se lo conoscerete) potete sicuramente indovinarlo.

Il giorno successivo è la volta di Giulia e Matteo. Tutto bene. Riusciamo a fare due voli e Luciano si toglie un po’ di ruggine, salendo in termica fino a 1400 m su Camol. Quando scende si distrae un po’, ignora un paio di volte dei comandi precisi e finisce per atterrare cortissimo, schivando nell’ordine un gazebo, un lampione e un camper (la cui mansarda gli ha depilato l’ascella sinistra…). Un’ora di volo conclusa non proprio trionfalmente, ma sicuramente memorabile.
Anche Alberto e Mauro, a dispetto dei pochi voli, iniziano a galleggiare un po’.

9 ottobre: primo volo di Marco (che ha avuto una fase di campetto lunga e travagliata da poca voglia di correre). In decollo il problema si ripresenta in parte e alla fine atterra seduto. Dovremo tornare sul fatto che “gambe” e “ruote” hano due funzionamenti differenti.

Lo accompagna al debutto Paolo, che invece atterra perfettamente ma, al secondo giro, non riesce a fare le orecchie. Ci torneremo. E’ tornato anche Phil che fa un primo volo di riscaldamento prima di… infrascarsi al secondo volo. Marco e Nadia lo aiutano a tirare giù tutto ma quando hanno finito è troppo tardi per volare e scendono in auto.

Il giorno dopo è terso e il vento debole. Proviamo a “rubare” un volo da Panettone. Ci sono Antonio, Marco, Stefano e Michele. Gli altri… sbavano sui celllari. Salgono, si preparano, Antonio decolla mentre Michele sorpassa Stefano sulla linea di decollo (non chiedetemi come ha fatto dato che c’è posto per 90 vele…). Dopo il decollo di Michele il decollo va in nube. Stefano e Marco sono felicissimi di dover ripiegare tutto e scendere ai tappeti dove, per sovrappiù, li raggiungono gli altri che, oltre allo smacco rischiano di aggiungere la beffa di un volo in più. “Fortunatamente” c’è una navetta pronta che ristabilisce la parità, almeno quanto a numero di voli.

Il 15 ottobre festa del club. Io sono a Norma per fare il giudice di gara, così li lascio nelle sapienti mani di Carlo. Fanno un paio di voli e riescono a non “farlo infartare”.
Il giorno dopo, al pomeriggio, fa il suo primo volo anche LucaB. Tutto bene fino alla fine, quando anzichè frenare a fondo si attacca semplicemente ai moschettoni e arriva strisciando.
La mattina seguente altra infornata di voli per chi è libero con bei progressi da parte di tutti.

Venerdì 20 ci troviamo con Francesco per il suo tandem pre volo ma una nebbia fittissima su tutti i decolli impedisce qualsiasi attività. Ci facciamo un the su a casa mia per scaldarci. Quando siamo quasi rassegnati a farcela a piedi per scendere ecco che si presenta alla porta Fausto con la navetta. Che culo!

Il 21 prima scappata a Marostica: a Borso c’è un filino di traffico!!
Anche loro sono tanti ma riescono a fare ben 4 voli. Qualche aiuto qui e là per il posto nuovo, qualcuno atterra seduto, qualcuno sfiora le piante, qualcun altro si dimentica di frenare, qualcuno lo fa troppo in alto, una delle ragazze si perde e devo riportarla sulla retta rotta. In linea di massima comunque tra la mattina e la sera si nota un netto salto di qualità. Giovanni fa il primo volo, con un ottimo stallo alla fine.

Le note sui voli infrasettimanali del 25 riportano: Flavio un po’ lento nelle orecchie ma quasi a posto con l’atterraggio, Stefano che quasi perde la GoPro, Paolo che deve schivare un kamikaze tedesco.
Sabato 28 in decollo c’è il mondo ma fanno comunque due voli. Marta e Alberto salgono a piedi…
Con quelli più avanti iniziano ad abbozzare delle simulazioni d’esame e i risultati sono confortanti, anche se tendono a trascurare il dettagli. Marco ha un problema con la radio, poi rientrato. Ancora problemi con la posizione in atterraggio. Mauro smanetta un po’ troppo con la vela nuova ma poi si sistema. Antonio usa ancora poco il peso ma l’atterraggio ora è quasi a posto. Matteo ok. Giulia e LucaC ancora qualche incertezza in atterraggio. Giovanni fa il secondo volo, primo al Garden, senza problemi salvo che “sbrissia” in atterraggio e si siede. Anche nei voli successivi unico problema è il contatto col terreno. Micheolo continua a variare la quota di ingresso: alto, giusto, basso, giusto, basso, alto, alto, basso… Primo volo per MicheleB, tutto ok. Stefano e Luciano ok. Dopo la teoria fanno anche un volo pomeridiano malgrado il traffico.

La domenica siamo di nuovo a Marostica, che è meglio. Il gruppo fa “un giro e mezzo” prima che il vento si storti e debbano scendere in auto a far fuori le castagne e il vin brulè.
Il 30 è una giornata spettacolare, con cielo terso, basi altissime e… un centinaio di vele in aria!! Per fortuna gli allievi sono soltanto tre. MicheleB continua a prendere confidenza con le manovre basiche mentre Flavio e Stefano provano anche a galleggiare un po’. 13 minuti il primo, 20 per il secondo (chiamato fuori che era ancora alto). Bene.

Il 1° novembre si torna a Marostica e anche altri allievi iniziano a star su un po’ più a lungo realizzando voli di circa 15/20 minuti già dalla mattina.
Per il pranzo andiamo dalla Fernanda al Ciclamino di Fontanelle. Il volo successivo si segnala perchè Giulia arriva un po’ bassa e sfiora la recinzione col sedere mentre Marco sfiora la mezz’ora di volo (peccato che in atterraggio inciampi). Gli altri sono in mezzo tra questi due estremi 🙂

Il 4 novembre festival delle false partenze: Giovanni, Antonio, Micheolo, Marco e Francesco (al primo volo). Svetta su tutti Micheolo che fa un C a quota esagerata, entra come se niente fosse, non si scompone minimamente vedendosi lungo, mira un varco, passa in mezzo a un boschetto di acacie, attraversa il torrente a bassa quota e atterra perfettamente nel campo che di solito usiamo come parcheggio. Al contrario Mauro atterra preciso preciso già in zona ripiegamento per non bagnare troppo la vela. Alberto fa una scelta anche più avanzata: entra talmente basso sulla strada che avrebbe potuto prendere direttamente un autobus per il decollo se fosse passato in quel momento 😉
Francesco primo volo ok, anche se si vedeva che sul finale era un po’ nervsetto, tanto che al secondo volo anticipa nettamente il mio comando e stalla con un paio di metri di troppo.

Oggi abbiamo chiamato la navetta e programmato voli a oltranza. La tecnica e i tempi di volo ne traggono ampio giovamento visto che le durate medie dei voli arrivano a 20/25 minuti (con il picco di 35 da parte di Mauro).
Lunedì è brutto, così spostiamo a mercoledì con Flavio e Marco. Fanno tre giri e l’ultimo è di 33 minuti per Flavio (1100 m) e 25 per Marco (1200 m, però continua ad arrivare spesso seduto).
Venerdì 10 è già tempo di esami. Presentiamo Luciano (ripresa) e Phil (al terzo tentativo!!). Tutto bene, anche se li ho visti volare meglio in questi mesi.

11 novembre. Antonio prende un po’ di carne per avvicinamento “strano” ma poi mi dice che stava mirando il campo 2 ma anche il secondo atterraggio non è molto meglio… Micheolo si sforza di sistemare la quota di ingresso e arriva abbastanza preciso. Mauro però è il migliore con soli 2 m dal centro. LucaC è un po’ troppo rilassato/distratto e tende a entrare bassino, seppur in sicurezza. Matteo e Giovanni bene (per il rispettivo livello). Marco bene in volo ma preferirei atteraggi più puliti. Francesco ok primo atterraggio Garden ma le inversioni sono inguardabili. Pamela dopo gli ultimi voli sembra aver compreso la “filosofia” dell’avvicinamento e va molto meglio.

Il giorno successivo da segnalare ancora qualche incertezza al distacco per Paolo che sembra non “fidarsi” molto dei cosciali e preferisce agguantare le bretelle con le mani (rinunciando così al controllo però…). Al secondo volo questo si traduce in una piccola infrascata sui rovi… Giulia atterra bene da sola. Matteo e Giovanni troppo confidenti con finale e tocca chiamarli per evitare che si prendano bassi. LucaB vola poco ma quando vola dà spettacolo. Ottime inversioni alte e coordinate. Anche Marco fa delle bellissime inversioni. Al secondo volo da segnalare che Giulia a Matteo hanno fatto tutto il volo e l’atterraggio affiancati 🙂 Micheolo pareva aver trovato le quote di ingresso… pareva… LucaB si è emozionato per i complimenti e al secondo giro (dal decollo Stella) va ad attaccare la vela a 8 metri da terra su un albero…

Dopo questa mattinata emozionante seguono 15 giorni di relativa calma. Voli regolari, qualche aggiustamento qua e là: qualcuno arriva un po’ basso, qualcuno alto, qualcuno col vento (leggero) in coda… Oltre a cercare termica cominciamo anche a introdurre l’uso dell’acceleratore e con quelli più avanti si inizia a pensare agli esami di dicembre. Fausto e Giuliano che qualche volta riescono a venire in campetto… Unica piccola, insignificante novità: il 20 novembre consegno le chiavi della tabaccheria alla nuova proprietà. D’ora in avanti ci dedicheremo interamente alla scuola e al nuovo negozio di parapendio.

Il 21 le mie note parlano di un bel decollo di Paolo, strano 😉 il 23 Flavio tira la maniglia dell’emergenza per sbaglio. Visto che la vela è ancora impacchettata nello zaino non ci sono gravi conseguenze 🙂 Francesco fa pace con le inversioni. MicheleB ci dà dentro nei giorni che passa a casa tra una trasferta e l’altra.

27 novembre: Flavio resiste al freddo, sale fino a 1200 m e realizza un volo di 48 minuti. 2 dicembre: francese in atterraggio per vento forte. Il giorno successivo da Bielli Matteo, Stefano e Francesco, Antonio, la provano in decollo con buoni risultati. Le simulazioni d’esame stanno andando bene, anche sul campo piccolo. Micheolo un po’ corto al secondo volo. Giovanni prova una vela nuova ma risulta un po’ troppo nervoso e smanettone. Riescono a fare 4 voli a testa. Tranne Francesco e Stefano che vanno a pranzare in famiglia e Giovanni che al terzo atterraggio arpiona la maniglia dell’emergenza col pollice ed estrae completamente il paracadute. Non ho modo di ripiegarlo lì sul posto e così non gli rimane che una lezione espressa di meteo mentre i suoi compagni si divertono in termodinamica per voli di quasi mezz’ora a testa. Finiamo che sono le 15 passate così sperimentiamo un nuovo posto per la merenda, a San Michele. Iniziamo con qualche (piccolo) piatto di affettati poi, quando la padrona di casa capisce chi ha davanti, dalla cucina inizia a uscire ogni ben di dio. La parola “merenda” l’aveva un po’ depistata. Torneremo 🙂
Gli esami sono imminenti, così ci troviamo ad ogni occasione. L’8 dicembre piove ma facciao comunque un corposo ripasso di teoria e simulazione di quiz. Il 9 vento forte da ovest, un’ottima occasione per provare anche l’avvicinamento a granchio, che è piuttosto raro. Quando rinforza troppo passiamo ai gonfiaggi.

Il 10 io ho l’esame per l’attestato di multiassi e li lascio con Carlo. Non sono lontano e sorveglio discretamente via radio cosa combinano 😉 Tutto bene: quando inizia a nevicare sono già da Canal!
Seguono alcuni giorni di pausa per neve/pioggia e vento storto. Rischiamo addirittura di dover saltare l’esame per inagibilità dei vari siti previsti. Alla fine salviamo la situazione andando, guardacaso, a Marostica. Teoria nella palestra e poi su a volare appena la visibilità lo consente. Per non dare ingiusti vantaggi ai nostri allievi (o meglio perchè il nostro campo è piccolino) utilizziamo come atterraggio il prato grande a sud del paese. I voli sono una grandissima fonte di stress, e non solo perchè il campo è sommerso (letteralmente) di concime e bisogna atterrare perfettamente… Ma piuttosto perchè una nube fantozziana continua ad andare e venire e fino alla fine non sappiamo se ci lascerà completare la sessione. Alla fine va dritta e possiamo festeggiare come si conviene: tutti promossi. Congratulazioni Giulia, Alberto, Antonio, Flavio, Luca, Matteo, Mauro (dal VDS/VM), Micheolo e Stefano.

Il 16 ci ritroviamo quindi solo con Giovanni e Francesco che fanno però un super volo, di 31 e 22 minuti rispettivamente, con circa 1200 m di quota massima. Ben ciò!
Durante le feste ci troviamo varie volte. E’ tornato anche MicheleB, che fa un’altra full immersion di alcuni giorni. Da segnalare una nuova frasca: il 23 tocca a Giovanni parcheggiare impropriamente la vela su un albero.
Per la vigilia di Natale il gruppo si infoltisce ma la meteo non consente di andare oltre delle tranquille planate ma il 29 finiamo l’anno in bellezza! Ci sono solo Giovanni e Francesco ma il volo di tarda mattinata è spettacolare. Un po’ freschino… ma spettacolare. Giovanni resiste per 57 minuti, tra decollo, Panettone, Mussolente e Liedolo, toccando una quota massima di ben 2000 metri (girando una termica che, bisogna dirlo, gli ha generosamente e disinteressatamente “donato” Antonio). Francesco si tiene più basso, sui 1200 m per 40 minuti. Gli altri… lo leggono su Whatsapp ma alcuni brevettati si rifanno il 30 con un voletto dalle nevi del Panettone.

Il 31 ultime planate del 2017 e il 3 gennaio le prima del 2018 (il 2 c’era vento e abbiamo dirottato su teoria). MicheleB prova a girare in termica ma è in lieve ritardo e ogni volta la perde. In compenso ormai è autonomo in atterraggio. Il giorno dopo si rivede anche Paolo che al primo volo, anziché frenare a fondo, si limita a reggersi ai moschettoni.

Pausa per le mie vacanze (durante le quali ho completato il presente diario). Si torna in pista dal 23 gennaio!

Stay tuned