Ciao a tutti, rieccoci per un nuovo corso. Si comincia venerdì 2 marzo 2007 con la presentazione del corso e le iscrizioni. Appuntamento al Tilly’s alle ore 21. Le lezioni partiranno domenica 11, sempre che questo pazzo inverno non decida di mollare giù la neve proprio ora…
…Le lezioni sono poi cominciate il 18 marzo e il 19 sera ha fatto mezzo metro di neve….
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Domenica 18 marzo, prima lezione. Si comincia con un po’ di sana teoria. Quest’anno l’Aec Montegrappa ci ha concesso l’uso della sede per le lezioni. E’ un po’ più lontana dal bar, ma fa tutta un’altra figura… Ovviamente la prima lezione è stata sul campetto e devo dire che è stato piacevole vedere tutti i ragazzi presenti: Paolo, Letizia, Luciano, Francesco, Vladi, Lorenzo, Saverio, Giuseppe e la piccola Nicoletta, l’allieva più giovane iscritta a un corso dal lontano 1992…
Dopo due ore di teoria, prima di andare a correre, giusta pausa pranzo al Tilly’s. Poi i soliti intoppi per mettere la gente in auto senza che qualcuno restasse a piedi e infine eccoci in campetto, verso le 13.30. Condizioni meteo ideali, vento moderato da sud e zero neve in giro. Solo un po’ più freddo del previsto (circa 6/8 gradi) e un po’ di foschia, ma niente di che.
Gli mostro una volta come si fa e poi li sguinzaglio sul campetto. Ci sono anche molti piloti, venuti a incontrare i nuovi pulcini, e chi più chi meno danno tutti una mano a svezzarli alle prime corse. C’è anche Gianluca, che provenendo dal corso 2006 era esonerato dalla teoria odierna.
Sarà stato il vento, sarà stata la presenza di così tanti aiutanti, saranno stati i nuovi imbraghi da campetto, non lo saprò mai, fatto sta che alle 17, circa 3 ore dopo la prima corsa, erano già tutti in grado di fare qualche gonfiaggio fronte all’ala!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Una cosa incredibile, non mi era mai capitato di vedere una progressione così rapida. Certo non tutti allo stesso livello e ovviamente nessuno senza sbavature. Ci sono stati, come è ovvio, anche alcuni “voli” non propriamente tali (leggi capitomboli..) ma nel complesso un ottimo inizio. E infatti il giorno dopo, per la prima volta in questo pazzo inverno, il cielo ha mollato giù almeno mezzo metro di neve… Ebbene sì, la cosa è stata così stupefacente da far nevicare!
25 marzo: pioggia e vento! Lasciati tutti a casa a meditare su c… ehm sulla fortuna che hanno avuto il primo giorno!
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Dopo la pioggia del 25 marzo la prima domenica di aprile si annuncia incerta. In campetto c’è ancora neve e la meteo dice “possibilità di leggere piogge sparse in diradamento dal pomeriggio con schiarite anche ampie”…
Certo col senno di poi è facile dire “E’ il primo aprile, rimani a dormire!”
Invece no, voglio fare l’ottimista e confermo le lezioni. Alle 10 ci sono quasi tutti, quasi… Fuori il cielo è grigio, per terra è bagnato. Però dentro non piove e possiamo fare lezione. Alla fine il grigio è un po’ meno grigio, così andiamo a mangiare nella speranza che alla fine il sole prevalga…. GIURO CHE NON ABBIAMO BEVUTO (TROPPO): alla fine del pranzo c’era il sole!
Riocrdate, 1° aprile… Però lì sembrava fatta. Carichiamo le auto e sù! In campetto ci aspetta un campetto freddo, umido (leggi fradicio), grigio/bianco e con un bel vento da dietro… Il sole? Boh…
Apriamo e proviamo qualcosa ma dopo nemmeno un’ora comincia a piovigginare… schiarite? 1° aprile… La roba è già molto bagnata ma prima di allagarla faccio ripiegare e scendiamo mestamente senza aver combinato un tubo.
Quando siamo giù… torna il sole e arrivano le schiarite, al punto che qualche foresto ha pure volato… 1° aprile! Fortuna che capiterà ancora di domenica solo nel 2012, e cmq mi sono già messo un avviso sul palmare “Oggi niente scuola!”
Domenica di Pasqua, 8 aprile. Sono talmente giù per la debacle di domenica scorsa che decido di fare scuola anche a Pasqua. C’è il trofeo Montegrappa ma qualche ora si può fare… Vengono in 3+1: Giuseppe, Saverio e Lorenzo subito, Letizia più tardi. Visto il vento e la meteo alla fine opto per un po’ di campetto in piano, all’atterraggio della manifestazione. Appena stendiamo il vento cala un po’ ma per un paio d’ore si va via bene (con i limiti del piano). Pausa pranzo in attesa di Letizia. Si ricomincia dopo l’atterraggio dei piloti in gara (uno spettacolo, oltre un centinaio tra para e delta!). A est si sta chiudendo ma andiamo avanti finchè le prime gocce di pioggia annunciano il temporale. Ripiegatura veloce e poi al riparo giusto in tempo per non inzupparci.
Domenica 15. Un sole splendente illumina la pianura padana, ma c’è vento da est. Così me la prendo calma in teoria e a pranzo, tanto in campetto girerà tardi… Arriviamo su dopo le 14 e il vento, come previsto, non è granchè. Nel senso che c’è ma non si sa da dove… Cominciamo sul solito prato, poi mando qualcuno su quello di fronte, poi in parecchi si mettono a fare gonfiaggi al centro, in piano, pur di fare qualcosa… Insomma, fino alle 16.43 un disastro. Aggravato dal fatto che fuori è buona, anzi è ottima, e ci passano sopra la testa, a quote stellari, para, delta, alianti, lavatrici… di tutto! Poi, quando sto per farli salire per un pendio ancora diverso, alle 16.44,32 secondi zac! Manica dritta e tesa! Siamo andati avanti per più di un’ora, ancora con qualche pausa. Ma i più erano ormai cotti e i progressi, pur evidenti, sono stati limitati. Nicoletta parte anche quando non vuole, Paolo invece solo se ci si mette. Vladi ha finalmente rotto il ghiaccio: al primo giro mi è passato a fianco con una faccia da bimbo di 2 anni davanti a Babbo Natale. Lorenzo era un po’ stanco già prima di venire su… Letizia deve trovare il feeling con le bretelle, e fare un po’ pesistica 😉 Gianluca bene, ma lui è un “anziano”. Giuseppe alla fine ha capito che la vela si può anche fermare sopra la testa per qualche secondo. Lucio, neo acquisto, ha cominciato con calma e alla fine aveva fatto bei progressi, specie considerando la situazione. Alla fine non pareva neanche stanco…
Al ritorno a valle birretta con stuzzichini per festeggiare la laurea di Gianluca.
Domenica 22 aprile è l’ultima prima della partenza per la duna di Pyla. Il programma prevede la solita teoria e poi campetto ma l’intermezzo è differente. A malga Camol, sopra il campetto, si festeggia il compleanno di Cesare, il nostro Segretario. Così ci troviamo lì per pranzare assieme. Approfitto anche di un trave della malga per mostrare ai ragazzi alcuni dettagli delle imbrgature e poi, con molta calma, scendiamo al campetto. Anche oggi il vento non è dei migliori ma ci lascia lavorare al punto che alcuni potrebbero volare la sera. Quando scendiamo però il vento ha già girato da dietro, così rinviamo al 1° maggio, al ritorno dalla gita.
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FINALMENTE!!! Dopo tanto penare e aspettare finalmente i primi aquilotti hanno spiccato il volo. Martedì 1° maggio, ore 8, ritrovo all’atterraggio delta con l’immancabile Francesco e Giuseppe, Lucio, Vladi e Gianluca. Per un malinteso su chi doveva volare c’è anche Lorenzo (mi spiace per la levataccia…), per curiosità c’è Letizia e arriva pure Saverio perchè per sbaglio gli ho detto di venire…
La giornata è buona, forse anche troppo! In decollo c’è già un bel venticello quando arrivano, segno che il sole ha già cominciato a scaldare. Il decollo è piccolo a causa dei lavori, così si possono preparare solo in due alla volta.
Il primo a partire, poco prima delle 9, è Gianluca, mandato avanti dai compagni in quanto “veterano” del corso 2006. Buono il decollo, anche se la vela è andata leggermente avanti. In volo proviamo le velocità, un po’ di beccheggio (solo per lui, gli altri niente) e qualche virata di 360°. Gli otto sono ok, segue bene. Atterraggio impeccabile ed è già ora del secondo.
Giuseppe decolla bene, qualche indicazione per prendere la giusta direzione verso l’atterraggio e poi lo lascio tranquillo qualche secondo. C’è un po’ di vento da est e bisogna tenerne conto durante il volo. Le manovre previste gli riescono bene e anche gli otto, pur scarrocciati dal vento, sono ok. Insomma, nulla di particolare da segnalare per questo volo.
Tocca quindi a Lucio, che è progredito a tempo di record (ho idea che il suo fiato e le risalite-razzo in campetto abbiano un peso in questo…). Decollo buono, forse un po’ lento. Manovre ok. Fuori l’aria si muove ma non ci sono problemi. Anche manovre, avvicinamento e atterraggio ok.
Finora tutto bene, manca solo Vladi. In decollo rimane un po’ (troppo) passivo: la vela sale, lo scavalca, si chiude… Nulla di fatto, tocca ripetere la partenza. 5 minuti ed è di nuovo “in pista”. Gli ripeto la procedura via radio, come avevo fatto anche con gli altri, e stavolta va tutto alla grande. Appena partito però ha qualche difficoltà a sedersi. Ci metterà 3 minuti buoni a trovare una posizione comoda e nel frattempo tenere la direzione verso l’atterraggio sembra non essere in cima ai suoi pensieri. Comunque alla fine si siede e si dirige dalla parte giusta. Anche lui fa bene le manovre anche se si vede che è un po’ contratto: gli altri volavano belli spaparanzati nell’imbrago, lui è seduto sì ma tutto proteso in avanti. Ad ogni modo tutto si svolge senza intoppi. Peccato solo che faccia cadere in avanti la vela dopo l’atterraggio ma è un peccatuccio veniale, almeno per un primo volo 😉
Vorrei poterli spedire su di nuovo ma è evidente che la giornata ormai è “partita”. Prima che arrivino in decollo sarà troppo forte per loro. Così restiamo in atterraggio a mangiare la torta preparata da Letizia, che cucina solo quando ha le giornate storte… Mentre aspettiamo le 10.30 per salire al campetto si alza un bel ventone da sud-est. Così distribuisco l’attrezzatura e facciamo gonfiaggi rovesci fino a mezzogiorno. Poi pausa pranzo per calo/rotazione del vento. Visto che ci siamo rimaniamo lì al ristorante dell’atterraggio. Ed è una fortuna perchè lì ci raggiunge Luciano, che ha girato mezza montagna alla nostra ricerca. Fare una telefonata no vero… 🙂
Dopo pranzo sembra si rimetta buona ma giusto il tempo di aprire le vele che vento e traffico ci fanno capire che è meglio cambiare aria. Così tutti in campetto.
Sopra fa fresco al punto giusto, c’è il sole a tratti e il vento… pure. Sto già per iniziare un qualche rito voodoo quando, dopo neanche 10 minuti che siamo lì arriva la prima raffica dritta. La giornata volge al meglio, pur con qualche pausa ogni mezz’oretta il vento è dritto e costante. Chi ha già volato si perfeziona nel gonfiaggio rovescio, gli altri (Luciano, Letizia, Saverio) si perfezionano e basta! Lorenzo non ha una bella giornata e preferisce riposare. I progressi sono notevoli. Con Letizia troviamo il bandolo della matassa circa il suo “sentire” la vela. Con Luciano invece si scopre che ha solo bisogno di un’iniezione di grinta: capito quello non ne sbaglia più uno. Saverio era già praticamente ok e conferma. Il suo decollo “da shuttle” verso le 16 rimarrà per sempre nella memoria di chi ha assistito: capita raramente in campetto di decollare mentre ancora si è girati verso la vela!
Sulle 5 chiudiamo e scendiamo: l’idea è farli volare tutti. Purtroppo il tempo ci mette lo zampino: nubi temporalesche sparse suggeriscono prudenza, così rinviamo a domenica 6. Forse è anche meglio così, se lo gusteranno di più con un po’ di attesa extra :D.
Domenica 6 maggio ho la cresima della mia sorellina, ma è al pomeriggio e i ragazzi sono ormai lanciati, così al mattino ci troviamo per i voli. Ore 7.30 atterraggio delta. Ci sono Giuseppe, Vladi e Lucio che hanno già volato e i debuttanti Saverio, Luciano e Letizia. Doveva esserci anche Gianluca ma imprevisti impegni notturni lo hanno bloccato a letto…
Caricano, ultime raccomandazioni e via. Il vento in decollo arriva alle 8.10, proprio quando si sono appena preparati i primi. Parte Saverio. All’inizio mi pare che ascolti poco e infatti mi dirà dopo che ha perso per ben due volte l’auricolare… Niente di grave in realtà e il resto del volo procede liscio. Bene le manovre e bene l’atterraggio. Segue Vladi, che perde ancora un po’ troppo la direzione subito dopo il decollo. In più ha lasciato il pettorale del tutto largo e questo non agevola nel “prendere confidenza”, la vela così è fin troppo reattiva. Fa abbastanza bene le manovre previste, beccheggio e rollio, ma al momento dell’entrata è leggermente alto e non trova di meglio da fare che appendersi ai freni a 10 m da terra. Indovinate un po’??? Esatto: doppia razione di carne da freezer!
Letizia, pronta in decollo con la radio accesa, viene a sua volta investita da parte della tempesta 🙂 Il decollo è impeccabile e si dirige subito verso l’atterraggio. Mai visto una traiettoria più dritta! Non è uno scherzo, chi ha provato sa quanto sia difficile andare perfettamente dritti. Manovre, avvicinamento e atterraggio ok. Lucio parte bene anche se, come un po’ tutti, ha poca voglia di correre 🙂 Bene beccheggio e rollio e ok l’avvicinamento. Piccola imperfezione in atterraggio quando stalla molto bruscamente (ha due braccia così!) e la vela “non fa in tempo” a fare la pendolata finale, mettendolo giù di sedere. Ne risente solo l’estetica…
Nell’alternanza primo volo – secondo volo toccherebbe a Luciano ma il nostro vuole fare il pressssioso e così parte Giuseppe. Tutto bene, incluso un bell’atterraggio con un buon dosaggio dei freni nella fase finale con pendolata. Luciano… Decolla bene, esegue tutte le manovre, atterra a centro campo a 3 metri da me. Gli chiedo come va, se è contento e risponde: “Non so ancora, io sono ancora in decollo!!”
Sono appena le nove, c’è un sacco di tempo e la meteo non sembra male. Così tornano subito su. Purtroppo però c’è un po’ di traffico in decollo e le partenze sono molto lente. Letizia parte finalmente quando sono ormai le 9.50. Proviamo il beccheggio e ci va giù pesante. Le chiedo di trattenersi e va meglio, ok anche le prime inversioni di rollio. All’atterraggio si tira bene in piedi ma al momento dello stallo, incomprensibilmente, mentre abbassa le mani per frenare alza anche le gambe. Atterra sì ferma, ma seduta!
Luciano è una macchina: decollo, manovre, atterraggio senza una sbavatura. Mi vien voglia di stare zitto la prossima volta, tanto per avere qualcosa da scrivere 😉 Quando parte Saverio in aria sono in 4 e stanno tutti venendo in atterraggio. Gli anticipo perciò come si fanno le orecchie, nel caso fosse necessario separarsi dagli altri. Prova anche lui il beccheggio e il rollio e quando arriva in atterraggio è abbastanza lontano dagli altri da non avere problemi.
Tocca ora ai “terzi voli”, sono previste le orecchie. Giuseppe fa bene sia quelle che un breve ripasso delle altre manovre. Anche Lucio fa tutto bene, gli chiedo addirittura due virate col peso: ok! Buono anche lo stallo finale stavolta. Vladi invece è un po’ teso e così evitiamo le orecchie concentrandoci sul resto. Tutto bene. L’ultimo atterra alle 11, l’aria si sta facendo “frizzante”, meglio fermarsi qui. Alla prossima!
Grazie a Nando per buona parte di queste fotografie!
Domenica 13 si replica, e l’idea sarebbe far volare anche gli ultimi “campettari”… Si comincia come al solito alle 7.30 ai delta. Le brioche al bar non sono ancora pronte e così salgono a stomaco vuoto, poverini. Sopra il vento è ancora fiacco, buon segno per un eventuale secondo giro. Si preparano e alle 8.15 parte Giuseppe. Neanche se gli avessero legato assieme i lacci delle scarpe avrebbe corso così poco ma la vela lo porta comunque in volo. Un po’ di manovre “conosciute” per prendere un po’ di mano con la vela diversa e poi proviamo ne proviamo una nuova: il pilotaggio con le bretelle posteriori. Tutto bene, incluso il successivo avvicinamento e atterraggio. Vladi è già in volo, ha fatto un buon decollo ed è venuto in atterraggio quasi dritto stavolta. Le orecchie vengono bene e così pure il resto del volo. Si vede che il cambio di imbrago gli è garbato. Lucio fa bene orecchie e 360° prima di cimentarsi anche lui con le bretelle posteriori. Letizia è con il “vecchio” imbrago di Vladi e anche lei non si trova. Il volo non ne risente ma volare comodi è un’altra cosa.
Quando tocca a Saverio provare le orecchie abbiamo il primo brivido del corso… Magari mi sono spiegato male io, magari lui è un po’ daltonico e/o molto distratto. Fatto sta che quando gli dico “prendi un cordino delle a, di colore verde” lui prende un cordino delle C giallo. Risultato: invece di fare le orecchie aveva cominciato a fare uno stallo. Un po’ precoce il ragazzo. Ovviamente gli ho fatto mollare tutto ed è sceso senza ulteriori problemi. Interrogato sulla sensazione provata ha detto di non essersi accorto di nulla. Meglio così. Luciano prova con successo le orecchie, Gianluca orecchie e wing over ok ma, lasciato solo a impostar il primo otto lo esegue a rovescio… Lo riprendo.
Sono neanche le 9 e hanno già finito. Tornano ovviamente su. C’è anche la figlia più grande di Vladi che dopo farà un biposto. Primo a partire Lucio che esegue abbastanza bene 360, orecchie e inversioni di rollio, tipo esame. Vladi stavolta esce dal decollo dritto come un fuso, fa tutte le manovre senza nessuna sbavatura ed atterra quasi in centro. Quasi non credo ai miei occhi così gli chiedo la ragione di questa radicale metamorfosi e lui risponde asciutto “Ho deciso di ascoltarti!”. Grazie…
Giuseppe deve avere lasciato qualcosa sulle piante in fondo al decollo perchè parte sempre più lento e vicino alle cime, forse vuole riprendere quel qualcosa al volo… Non c’è verso di fargli fare due passi di corsa. Il resto del volo invece è buono. I ragazzi cominciano anche a prendere le misure all’atterraggio e posso cominciare a pensare di starmene più zitto. Letizia h cambiato imbrago e va via più sciolta. Saverio ha invece deciso di diventare la star di giornata. Cosa si è inventato stavolta: ha “dimenticato” di sganciare un freno al decollo, così quando era ora di frenare la vela perchè non gli passasse davanti lui stava ancora cercando la maniglia più o meno. Bisogna dire che davvero le vele da scuola sono fenomenali: anzichè accartocciarsi e depositarlo con infamia su una macchia di rovi (da cui sarebbe emerso forse solo nel tardo pomeriggio) l’ala è rimasta aperta e lo ha letteralmente “trascinato” in volo. Poi comunque ha eseguito bene le orecchie che al giro precedente avevano creato l’altro “disguido”. Luciano stavolta prova un po’ di 360 e il pilotaggio con le posteriori mentre Gianluca fa un ripasso libero.
Mentre recuperano le auto mi trasferisco ad allestire l’aula e poi facciamo teoria. Per pranzo abbiamo ospiti: Alessandro, Andrea, Denis, Ivan e Michela. Hanno voglia di iscriversi al corso e sono a venuti a toccare con mano. Ivan, Denis e Andrea in realtà erano già passati. La prima cosa a tutti evidente è che il parapendista medio adora mangiare…
Saliamo per il campetto. La giornata, che era splendida, si chiude di colpo proprio mentre stiamo salendo. In campetto il vento fa le bizze e non lontano si sente già tuonare. Io seguo i nuovi mentre Francesco dà una mano a prepararsi a Lorenzo, Paolo e Nicoletta che dovrebbero essere all’ultimo campetto. Loro riescono a fare 4-5 corse a testa, con buoni risultati per la verità, mentre i novelli appena un paio di prove. Poi un acquazzone di 5 minuti infradicia tutto e consiglia lo “sbaraccamento” rapido… Una vera disdetta, alle 16.30 siamo già in atterraggio e le speranze di un volo serale sono praticamente nulle. In breve infatti arriva un bel temporale. Dura mezz’ora e poi schiarisce ma è evidente che ora il vento in decollo sarà discendente e non si potrà partire, così tutti a casa. O all’agriturismo…
Il 20 maggio è stata una domenica speciale. Nel pomeriggio era infatti programmato un volo a San Floriano con tutti quelli che hanno conosciuto Aldo e volevano ricordarlo assieme a Ivana. Al mattino per noi programma abituale: voli e teoria. Poi la prima “trasferta”.
Si comincia come d’abitudine alle 7.30. Ci sono Giuseppe, Luciano e Letizia. Poi c’è Gianluca, stranamente in orario, ma perchè accompagnava Marta che doveva fare un bipo e non voleva far brutta figura arrivando in ritardo… E Lucio, che ha una comunione più tardi ma ha anche la vela nuova da provare… Per finire ci sono anche Paolo e Nicoletta che dovranno fare il primo volo. Mancano invece Lorenzo per sopraggiunti impedimenti e Saverio e Vladi per previsti impedimenti.
Verso le 8 e 20 parte Lucio. Ok le manovre e quasi ok anche avvicinamento e atterraggio. Devo solo spostargli un po’ gli otto, ma l’ingresso lo fa da solo. Anche Letizia ha una vela diversa, facciamo qualche prova per vedere come si trova e poi proviamo anche il pilotaggio con le bretelle posteriori. Alle 8,37 il primo decollo di Nicoletta. Malgrado il promemoria prepartenza la vela le passa moooolto avanti… … … ma non si chiude e lei parte. Molto buone le manovre e ok l’atterraggio, ben dosato con i freni. Su giuseppe nulla da segnalare mentre Paolo, anche lui al primo volo, ha problemi di radio e mi sente a sprazzi. Anni fa volava in deltamotore quindi è tranquillo ed esegue bene quel poco che sente al punto che atterra praticamente in centro. Peccato per le mnaovre non fatte ma avremo molte altre occasioni. Gianluca, forse emozionato dalla presenza di Marta, che peraltro è ancora in atterraggio, sbaglia il primo decollo ma poi tutto bene come pure Luciano che si sta lentamente sciogliendo.
Per il secondo volo salgo anche io che devo fare il biposto. Istruisco per bene Marta e chiedo a Francesco un po’ di aiuto per partire. Il decollo è ok, il volo perfetto, l’atterraggio buono e Marta rimarrà in estasi per tutto il resto della mattina.
Purtroppo per gli altri invece in decollo c’è traffico e la giornata comincia a farsi vivace. Alle 10.30, quando ancora nessuno è partito ed è evidente che fuori si balla li faccio scendere in auto…
A teoria c’è anche Marta che essendo con Gianluca non può “telare”, ma non sembra dispiaciuta anzi prende una valanga di appunti…
Poi ci trasferiamo a Marostica. Organizziamo le auto: Paolo, Nicoletta e Lucio sono andati a casa ma ci ha raggiunto Lorenzo. Un breve sopralluogo in atterraggio per identificare alcuni punti di riferimento e saliamo in Rondinella a mangiare un boccone. Poi la parte “seria” della giornata: vado al decollo dell’antenna. Ci sono una quarantina di piloti, alcuni ci raggiungono in volo. Rimaniamo qualche minuto a chiacchierare osservando il nuovo basamento della manica a vento dedicato ad Aldo. Vengono anche i ragazzi anche se gli avevo detto che potevano andare direttamente in decollo: l’erba lì è alta e non si può partire ma ci sono anhce loro.
Infine la erta salita al decollo “Bielli 2”, quello incolto che possiamo usare anche in periodo di “sfalcio erba”. Siamo tantissimi, oltre 30 piloti più gli “accompagnatori” tra cui l’ormai immancabile Marta. Io e Ivana ci prepariamo al biposto, lei sembra serena. Gli altri la incoraggiano ma non sembra averne bisogno, è decisa. Un soffio e siamo in volo. Io chiacchiero mentre scendiamo ma lei è da un’altra parte. L’atterraggio per noi oggi è ai Cucati, dove poi si mangierà (ovviamente). La faccio atterrare seduta per evitare problemi e poi la lascio ai suoi pensieri. Devo correre all’altro atterraggio, quello di San Floriano, per “tirare giù” i ragazzi che scalpitano in decollo.
Il primo è Luciano che ha pure una bella botta di c… fortuna e trova una bella termichetta a metà strada verso l’atterraggio. Gliela faccio girare per 5 minuti prima di farlo scendere. Giuseppe è il secondo e siccome sa che su questo sito dedico più spazio a chi fa minch… stupidaggini pensa bene di sedersi tirando ben bene i freni sotto il sedere. Nessuna conseguenza per fortuna e il resto del volo va liscio. Letizia fa un giretto fino sulla Rondinella prima di scendere. Buono il suo avvicinamento ma si “dimentica” di entrare. In pratica continua gli otto fino all’atterraggio, avvenuto dentro il campo ma proprio sul bordo. Gianluca non ci sta a sbagliare un secondo decollo e corre… corre… corre… fin dentro un cespuglio! Dove ha la prova che “velocità= sicurezza”, infatti attraversa il cespuglio senza quasi accorgersene ed è in volo. Stilisticamente può migliorare ma il risultato è conseguito! Sono quasi le 18, il vento sta calando e tocca a Lorenzo. E’ finalmente arrivato il momento del primo volo da solista. Uno scatto deciso, un minimo di controllo, 3 passi et voilà! Volo tranquillo, prova le prime manovre e segue bene in atterraggio. Tutto ok.
Dopo c’è stata la parte di relasssss in agriturismo, ma so che a voi questo non interessa 😉
Ps: Marta ha appena compiuto 86 anni, è una biologa marina e ha passato oltre metà della sua vita sugli oceani di tutto il mondo ma desiderava da sempre volare sul Grappa perchè suo padre è stato alpino nella Grande Guerra. Sono felice e onorato di aver contribuito a realizzare questo suo sogno.
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Il mese di giugno comincia con un bel ponte, 2/3. Perfetto per fare un bel po’ di lavoro… Addirittura è in programma una gita dalle parti di Trento perchè devo fare l’esaminatore. La meteo però ci mette lo zampino: sabato 2 piove e tira vento. Lezioni cancellate. Domenica è un po’ meglio. Devo andare a fare l’esame e solo quattro dei ragazzi hanno tempo/voglia di venire, c’è da capirli perchè le previsioni non sono comunque il massimo, senza contare la levataccia 😉
Ad ogni modo domenica 4 alle 8 di mattina siamo a Vezzano, 10 km a ovest di Trento. Ci sono Lucio, Gianluca, Giuseppe e Letizia. Il posto è nuovo anche per me. Ci spostiamo in atterraggio. Mi organizzo con la scuola e con l’altro esaminatore, Helmut Stricker. Io salirò in decollo, lui valuterà gli atterraggi dei candidati piloti. I ragazzi salgono con me, in atterraggio li assisterà invece Roberto, l’istruttore locale.
In decollo la situazione non è rosea: il vento è laterale, abbastanza forte, e sotto di noi una nube chiude la visuale sull’atterraggio ma alle spalle è uno spettacolo. Poco prima di arrivare in cima con il fuoristrada, dopo una curva, ci appare il gruppo del Brenta, appena spruzzato di neve fresca, mentre a sud si vedono chiaramente Arco e il Garda. Uno spettacolo che da solo valeva il viaggio! I “locali” assicurano che migliorerà presto ed effettivamente dopo una mezz’ora che siamo lì appare l’atterraggio e il vento si raddrizza. Iniziano i voli d’esame mentre i ragazzi approfittano del pianoro dietro al decollo per fare qualche gonfiaggio. Sono ormai le 10 passate quando tocca a loro, il sole scalda e si vedono chiaramente le termiche risalire i pendii attorno a noi accompagnate da scie di condensa. Il decollo è un po’ tecnico per via del vento forte, così li tengo in partenza. Fuori invece è molto liscia. Parte Giuseppe e dopo il suo atterraggio lo segue Lucio. Il decollo è quello che in campetto abbiamo denominato “a shuttle”. Quando tocca a Letizia le condizioni si sono ulteriormente irrobustite ed è tornato un po’ di fastidioso vento laterale. Facciamo un tentativo di partenza ma il ruzzolone all’indietro che ne consegue consiglia lei e Gianluca di scendere in auto… Il tempo per due esaminandi di rifare il volo e siamo in aula per i quiz. I ragazzi, masochisti, chiedono di fare anche loro la prova. Alla fine i risultati sono quasi identici a quelli degli esaminati, se non migliori. Ma loro sono nemmeno a metà lezioni di teoria. Bravi.
Il tempo di una pizza mentre guardiamo Valentino Rossi vincere al Mugello e siamo sulla via del ritorno. Facciamo una sosta a Barco per vedere il decollo e visitare l’atterraggio ma le condizioni non mi convincono mentre a Borso ho saputo che il forte vento del mattino si sta attenuando. Alle 17 siamo in atterraggio delta. C’è un discreto est, così decido di farli partire dalle antennne e di inaugurare il nuovo atterraggio para. Mentre andiamo a vedere il nuovo campo ci raggiunge Vladi. Li impacchetto per bene su un’auto e li mando su. In decollo ci sono alcuni delta perchè la pedana ha qualche “problema”… Comunque c’è spazio. Prima a partire Letizia che non sfrutta la dinamica presente sul decollo ma se ne va in pianura, dove galleggia lo stesso per oltre un quarto d’ora. Avvicinamento buono ma atterraggio identico a quello di San Floriano: quando le dico “entra sulla diagonale” lei resta sul bordo del campo e finisce per atterrare in strada, perfetta, giusta nel mezzo e con due passetti… Un signore a passeggio col cane la guarda ferma in mezzo alla strada a due metri da lui poi guarda il campo enorme a fianco e se ne va perplesso.
Vladi è il secondo, fa qualche otto davanti al decollo e così abbatte il muro dei venti minuti di volo. Buono l’atterraggio. Seguono gli altri, che a loro volta sfruttano un’ascendenza sempre più debole. Giuseppe si inoltra dentro valle santa felicita per qualche metro di troppo e viene subito rampognato. Si giustificherà poi dicendo che i è distratto un attimo perchè doveva… ACCENDERE LA RADIO!!!! Niente altro da segnalare se non la solita birretta post volo, al Tilly’s stavolta, come ai vecchi tempi!!!
10 giugno. La prima giornata full, inclusi i voli serali finora sempre saltati per maltempo. E in più c’erano anche sei nuovi acquisti da svezzare in campetto 😉
Si comincia presto, come al solito: 7.30 in atterraggio. Manca Lorenzo per via di un’improvvisa febbre sconosciuta che lo ha fatto rimanere nei pressi di un bagno per tutta la domenica. Gli altri invece ci sono tutti, e vorrei vedere dopo due domeniche praticamente “sbuse”… Il tempo di salire e prepararsi e alle 8.21 decolla Lucio. Cominciano ad avere un po’ di voli perciò li lascio più liberi di godersi il volo. C’è da controllare solo avvicinamento e atterraggio ma anche qui cerco di non parlare troppo (eccetto con Paolo e Nicoletta ovviamente). Lucio va bene, Giuseppe invece mi tocca chiamarlo in atterraggio perchè stava andando corto, sembra addirittura che il terreno lo abbia quasi “colto di sorpresa”, eppure la terra è lì, bella grande e solida… Una volta a terra gli spiego meglio come “prendere le misure”. Anche Letizia si tiene leggermente corta. Gianluca invece mette alla prova le sue conoscenze di botanica infilandosi in un cespuglio durante il decollo. “Sapevo che non aveva spine e che i rami erano abbastanza flessibili da farmi passare” si giustificherà poi. L’esito positivo della manovra gli dà ragione ma le coronarie di Francesco volevano menarlo! Anche gli altri necessitano, più per prudenza mia che altro, di una chiamata in atterraggio. Saverio è agli utlimi voli perchè ha deciso di sospendere il corso, così lo lascio “vagolare” più degli altri. Lui e Vladi si attaccano alle bretelle in partenza cosicchè le coronarie di Francesco saranno troppo deboli per menare Gianluca 😉
Nicoletta prova le inversioni di rollio: le vengono bene ma dopo lamenterà un po’ di nausea. Ci vorrà un po’ per abituarsi. Paolo invece è praticamente al primo volo visto che nell’altro la radio singhiozzava. Bene le manovre e solo leggermente lungo l’atterraggio.
Ovviamente si fa il secondo giro. Lucio addirittura decolla quando gli ultimi sono appena partiti per risalire. Nuova piccola variante: li lascio liberi di spostarsi oltre la valle dei delta, verso il campetto, per iniziare ad ampliare le loro conoscenze del posto. Atterraggi praticamente tutti bene e da soli, tranne Giuseppe che evidentemente non è in giornata e arriva più corto di prima, appena dopo la strada. Luciano fa addirittura centro. A Nicoletta però la nausea non è passata, anzi il viaggio in auto ha peggiorato le cose e così scende in auto con Paolo. Anche Vladi non ha tanta voglia di ri-volare e scende con una macchina, anche perchè il vento ha cominciato a rinforzare e intraversarsi.
Ci raggiungono anche i nuovi pulcini: Andrea, Renzo, Alessandro, Ivan, Denis e Michela. Andiamo a fare teoria. E’ un po’ caldino ma si soffre e si studia. Anche il pc risente della temperatura e viaggia al rallentatore. Finita “meteo 1” si passa a “pranzo”. Una bella infornata di carboidrati per avere energia in campetto. I nuovi rimangono un po’ stupiti delle porzioni, si vede che non hanno visto le foto precedenti su questo sito 😉
In campetto troviamo condizioni da favola: 10 km/h di vento frontale. Un vera goduria. C’è un temporale su Asiago, poi si disfa e se ne forma uno alle nostre spalle verso Feltre ma anche questo si allontana verso est senza disturbarci. Oltre ai novelli sono saliti anche Gianluca, Luciano, Vladi e Giuseppe. Paolo e Nicoletta hanno DOVUTO per rifinire alcuni dettagli.
Siccome non ci sono vele da campetto per tutti (ho sì una macchina grande, ma non così grande…) i più esperti devono fare i turni. Pensavo che si sarebbero stesi a riposare e fare qualche corsa ogni tanto. Temevo anche che non fossero contenti di dovermi dividere con i nuovi compagni 😉 Invece si sono dati tutti da fare per aiutare i nuovi. Gli davano una mano a riaprire, consigli su come disporsi e su cosa fare. Avvertimenti sugli errori che avevano fatto loro a suo tempo… (e qualcuno che fanno tutt’ora!). Mi hanno dato una gran mano ma soprattutto si è creato subito un clima bellissimo. E’ stato grazie a questo, oltre che al vento dritto, che a fine giornata i ragazzi hanno potuto addirittura provare qualche gonfiaggio rovescio, “istigati” da Nicoletta che continuava a partirgli sotto il naso. Ovviamente non sono mancati anche gli esempi pratici, soprattutto da parte di Vladi e Paolo, che hanno strappato applausi per la loro tennnica sopraffina.
Nell’entusiasmo generale ovviamente c’è stato anche un piccolo festival dei tonfi come Alessandro che si è steso in avanti facendo ridere a crepapelle sua moglie Michela che subito dopo lo ha imitato più volte. Una sessione di lavoro davvero fruttifera insomma, sotto tutti gli aspetti. Alla fine: Alessandro bene anche se gli manca un po’ la direzione, Michela e Andrea invece devono acquisire maggiore sicurezza nelle cose che sanno già fare bene, Ivan dovrà trovare la posizione di corsa giusta, Renzo deve cambiare il suo modo di pilotare da paracadutista mentre Denis dovrò confidare maggiormente nel sostegno che la vela gli può offrire… Ad ogni modo un avvio decisamente buono.
Ciliegina sulla torta la sera si è anche potuto volare. Dal decollo ovest oltretutto, uno dei più belli a disposizione. C’era un discreto vento fuori e così le manovre non sono state fatte per evitare che venissero scarrocciati troppo. Hanno volato nell’ordine: Giuseppe, Letizia, Lucio, Vladi, Paolo, Nicoletta, Luciano e Gianluca. Tutti ovviamente assistiti per la nuova posizione dell’avvicinamento col vento da ovest. Atterrati tutti bene. Uniche segnalazioni: Luciano, che si è dimenticato di frenare perchè si stava tirando in piedi ed è arrivato “de strassinòn” secondo i miei appunti e Gianluca, che ha avuto un problema di precedenze con un foresto: lui ha girato correttamente a destra ma il pirla ha virato a sinistra. Si sono “mancati” di oltre 50 m ma essendo praticamente in atterraggio ho avuto un attimo di tensione.
Per chiudere Andrea ha fatto un biposto: per lui sarà un corso fortunato dato che al primo decollo non sono partiti e nel fermarsi ha affondato la mano dentro una “torta di mucca” fresca fresca… Segue cena con annessi e connessi. Il temporale previsto nel pomeriggio è arrivato solo alle 22. Meno male!
ps: scusate le poche foto ma abbiamo lavorato 😉
Incrociamo le dita ma sembra che l’estate sia arrivata… E con lei anche il venticello giusto che ha permesso ad alcuni dei neoacquisti di finire il campetto a tempo di record mentre i più “anziani” hanno cominciato a provare anche l’avvicinamento a C.
Si comincia con la solita levataccia: ore 7,30 in atterraggio. Il gruppo è decimato dalle vacanze (di già???). Ci sono: Lucio, Letizia, Luciano e Giuseppe. Ah no, c’è pure Lorenzo!!! Dopo un mese di sfighe e impegni vari finalmente eccolo per il suo secondo volo.
Sono pochi e ce la prendiamo comoda. Su poi c’è già del traffico e devono aspettare. Il primo a partire, per una volta, non è Lucio ma Lorenzo. Lucio infatti ha avuto un contrattempo: ha prestato il suo casco a LORENZO che se l’era dimenticato in auto… Buono il decollo e il volo, con un po’ di beccheggio e le prime inversioni di rollio. Atterraggio a 8 regolare. Giuseppe sbaglia il primo decollo, poi bene. Programma libero per loro ma cominziamo a impostare gli avvicinamenti a C. A questo proposito Letizia fa un po’ di confusione e il gancio vorrebbe farlo un po’ troppo presto, diciamo talmente presto che non avrebbe preso il campo. La ripiglio in tempo e atterra bene, sia pure in virata per la poca quota rimasta. Luciano e Lucio (che ha trovato per fortuna un casco in prestito): nulla da segnalare.
Secondo giro, l’aria comincia a scaldarsi ma è ancora ampiamente alla portata. Primo Lucio, che cerca e trova a tratti dei punti dove galleggiare al punto che Lorenzo, decollato dopo, atterra poco prima di lui. Anche se va precisato che ha fatto le orecchie, bene, per la prima volta. Letizia fa il C molto meglio e atterra in punta di piedi, il suo migliore atterraggio. Poi se ne accorge e rimedia subito inciampando e cadendo in avanti… Giuseppe meglio, anche come misure in atterraggio. Luciano ok, ma temo che fra un po’ di inventerà qualcosa per avere più spazio nel diario 😉
Arrivano gli altri e ci spostiamo a fare teoria. Si parla di previsioni del tempo. Nel mentre che siamo in aula Nadia è andata al mercato a fare la spesa per il pic nic. Torna giusta per quando abbiamo finito e saliamo tutti in campetto. C’è un bel vento dritto ma la fame è tanta e il cibo pure: pollo, patate, chele di granchio, crocchette, verdure pastellate, spiedini, costine… Ho la macchina che profuma di rosticceria 😉 Al dessert ha pensato Michela: uno strudel gigante buonissimo. Mangiano con un occhio alla manica e appena finito partono per la collina. Le condizioni sono perfette, come domenica scorsa. Due su due, incredibile.
IL lavoro procede spedito. Renzo continua ad avere la tendenza a smanettare ma gliela faccio passare… Alessandro e Andrea limano qualche difettuccio e poi non sbagliano più niente. Michela ha qualche problema “muscolare”, nel senso di potenza: come tutte le ragazze fa un po’ fatica a far salire la vela e questo complica un po’ le cose. Ivan ci mette invece fin troppa forza e anche questo non va bene. Denis ha il problema del feeling con la vela: deve imparare a usare comandi, gambe e peso per tenere sempre la vela in pressione in modo che regga la sua mole durante la corsa. E’ un lavoro faticoso, fatto di molte prove. A fine campetto però sono tutti ok: i primi tre hanno anche la confidenza necessaria per andare in decollo tranquilli. GLi altri tre invece hanno risolto i loro difetti ma non hanno ancora un gonfiaggio “naturale” e automatico perciò dovranno tornare.
Sono le 17.30 quando scendiamo per i voli serali. Il tempo per Giuseppe di stendere e il vento si intraversa da ovest. Lui non ha problemi ormai e con la vela nuova meno ancora. In una pausa parte bene. Ok il volo ma la vela più efficiente lo porta a un atterraggio lungo. Gli altri però optano per un trasferimento al decollo sopra, che è anche più ampio. Per mostrare la strada ai nuovi partono prima Lucio e Lorenzo (Letizia invece non sta bene e rinuncia). Manca poco alle 19 quando tocca al primo dei debuttanti: Alessandro. Buono decollo e uscita. Facciamo le manovre base e poi impostiamo l’avvicinamento a 8 con vento da nord. Quando atterra è già in volo Andrea. Programma identico ovviamente. Durante l’otto fa l’ultima virata un po’ troppo larga. Io non insisto perchè non ci sono problemi: atterra corto di una cinquantina di metri rispetto alla posizione ideale. Renzo in decollo mi ha promesso che non avrebbe smanettato e devo dire che è di parola. Ascolta bene e fa tutto quello che gli dico. Per ultima vola Michela, in biposto però! Arriva giù che è quasi più contenta di suo marito… Sono ormai le 19.30 passate. Salutiamo chi torna a casa e ci sediamo per cenare al Garden con gli altri piloti presenti.
Primo mercoledì di voli per questo corso e ben sei allievi presenti: Letizia, Lucio, Lorenzo, Giuseppe, Vladi e Gianluca. Ci troviamo alle 17.30. C’è un caldo bestiale. Distribuisco il materiale, ai più fortunati do anche un variometro, hai visto mai… Controllo che Lorenzo abbia il casco e via. In decollo il vento è fiacco, molto fiacco: una buona occasione per farsi una bella corsa 🙂
Partono abbastanza vicini. Gli chiedo le solite manovre ma senza escludere qualche giro in ascendenza se ci fosse… Niente da fare, per le 18.30 sono tutti giù. Giuseppe ancora un po’ lungo con la vela nuova. Il vento fiacco però è ancora lì e così proviamo il secondo giro. Mentre si preparano a partire, sono le 19 passate, inizia una bellissima restituzione e così si fanno un bel volo: 20 minuti a testa di media, con punte di 25 minuti. Solo Gianluca, ultimo a decollare, trova ormai poco. E’ stato strano vederli ronzare 300 m sopra l’atterraggio senza che “riuscissero” a scendere. Letizia e Lucio addirittura trovano una vela e propria termica appena partiti e dopo qualche giro riescono a salire più alti del decollo. Buoni gli atterraggi. Lorenzo, che è quello più indietro, ha le attenzioni maggiori ma cresce bene, senza incertezze. Segue cena che doveva essere leggera e invece è finita come al solito in abbuffata 😉
Giugno era andato troooppo bene, almeno una giornata storta ci stava. E non è andata neanche troppo male tutto sommato, solo non hanno fatto molti voli. Si comincia come al solito alle 7.30. Ci sono tutti. C’è anche Michela. Dovrebbe fare ancora qualche gonfiaggio per automatizzare alcuni passaggi ma è già pronta per un primo voletto. Così la attrezzo come gli altri e salgono. C’è un certo vento da est in atterraggio e va aumentando. Però sopra sembra ok. Si prepara Lucio e decolla. Partenza ok ma nel frattempo il vento ha rinforzato al punto che appena fuori dal decollo è evidente lo scarso avanzamento. Così optiamo per l’atterraggio para, più a tiro. Lo guido per tutto il percorso e lui fa esattamente quello che gli dico, peccato però che la mia radio fosse spenta!!! Bene. Atterraggio perfetto e tutti gli altri giù in auto, incluso Sandro del corso 2006: lui ha la PASSIONE per il gonfiaggio rovescio, il fatto che oggi sia venuto dopo una lunga assenza forse è legato ai 15/20 km/h di vento che arrivano in atterraggio verso le 9 🙂
In quelle condizioni oltre a non volare è anche piuttosto difficile che si possa fare campetto regolarmente. Però c’è una soluzione che i ragazzi paiono apprezzare: tutti all’atterraggio delta a fare gonfiaggi. Il vento è perfetto, da est/sudest. Si sparpagliano a fare pratica mentre io seguo quelli più bisognosi di cure. Verso le 10.30 arrivano anche Ivan e Denis, che erano arrivati puntuali per fare teoria e invece si trovano a correre. Stava andando tutto bene quando si è verificato un grave incidente.
Come gli altri anche Vladi aveva steso la sua vela nuova nel prato e aveva iniziato a fare gonfiaggi. Una raffica più forte delle altre lo ha spostato verso il cantiere dell’albergo dove stanno costruendo la piscina. Quando ha visto arrivare le inferriate della recinzione provvisoria, temendo che la vela gli finisse addosso, ha in qualche modo tentato di stallarla per fermarsi. C’è riuscito all’ultimo, con la vela che ha toccato terra strusciando appena sul recinto. Sembrava che fosse tutto a posto ma il nostro non si è accorto che dove la vela è caduta c’erano le braci del forno della pizza, ancora roventi dalla notte prima. Lui alla fine non ha riportato danni fisici ma quelli morali erano evidentissimi, come pure i buchi di 30 cm che si è ritrovato sull’estradosso della vela nuova di pacca. Non vi dico quanto male ci siamo rimasti tutti. Ora vedremo il da farsi. Gli altri hanno continuato regolarmente l’esercitazione fino all’una (più di qualcuno per la verità ha smesso prima ma c’è da capirli, con quel caldo), poi pausa pranzo. Qualcuno al ristorante, altri sotto le frasche a fare pic nic. Alle 15 ci siamo spostati per la teoria.
Nel frattempo il vento è calato e così verso le 17 li ho rispediti su tutti quanti, inclusi gli ultimi debuttanti: Michela (di nuovo), Ivan e Denis. Purtroppo in decollo c’era un po’ di traffico, dovuto al fatto che molti piloti avevano atteso tutto il giorno per partire e finalmente… Le lunghe operazioni in decollo hanno portato il primo, Giuseppe, a partire alle 17.50 e l’ultimo, Gianluca, alle 19.10. I primi, Giuseppe, Vladi con una vela in prestito e Lorenzo, hanno anche trovato un po’ di termica e si son fatti un volo di una ventina di minuti. Per gli altri invece planata pura. Michela ha finalmente fatto il suo primo volo, bene. Alessandro, Renzo e Andrea il secondo, ok. Nicoletta, Paolo e Luciano più liberi e disinvolti. Per tutti un po’ di traffico extra in atterraggio, tra para, delta e biposti di para e delta. Purtroppo dopo il vento ha girato e malgrado un ultimo tentativo al decollo ovest a Lucio, Letizia e ai debuttanti Ivan e Denis non è rimasto che scendere in auto. Si rifaranno settimana prossima 😉
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Siamo ormai arrivati al quinto mese di corso! E finalmente anche gli ultimi allievi hanno staccato finalmente i piedi, sia pur con qualche contrattempo…
Solito ritrovo alla solita ora. Mancano Alex e Michela che sono in vacanza e Paolo che invece ha da lavorà. Mancano anche i debuttanti Ivan e Denis: non avevano capito che dovevano volare e quando li ho chiamati per sapere dov’erano finiti li ho praticamente buttati giù dal letto 😉
Gli altri invece sono ben svegli e carichi. Con quelli più avanti cominciamo le “simulazioni d’esame”, ovvero voli in silenzio radio con prova di qualche manovra, avvicinamento e atterraggio. Si sale e il primo parte alle 8.10. Non vi dico il nome tanto lo sapete già. Seguono gli altri. Nicoletta oggi finalmente vola senza traffico attorno e possiamo concentrarci sulle manovre e soprattutto sull’atterraggio, che fin’ora l’ha sempre vista disimpegnarsi dagli altri o con vento “strano”. I suoi 360 partono un po’ troppo spinti e la fermo un attimo. Il resto regolare. Beppe entra un po’ corto e Lorenzo per pareggiare va invece un po’ lungo. Andrea fa un buon terzo volo. Renzo un po’ meno. Al primo gonfiaggio parte troppo brutale. La vela schizza su ma è leggermente storta e lo sorprende. Lui, sorpreso, sbaglia pure il contrasto e si ritrova nei rovi. O quasi… La brezza lo grazia fermandolo appena prima di un cespuglione. Riparte subito dopo, un po’ meno male, quel tanto che basta per staccare i piedi. Ha ancora l’istinto del parà, con trazioni a volte troppo brusche. Rimedieremo. Una volta fuori gli chiedo le orecchie, lui le fa bene, ma mi sembrano piccole. Infatti dopo scopro che ci siamo capiti male e ha tirato meno del necessario. No problem. Buono l’atterraggio. VLadi ok con la vela “in prestito”. Luciano ok, ma in atterraggio si pensa un colombo e sbatte le alucce (leggi “braccia”)per atterrare. Mah. Per Gianluca nulla da segnalare.
Risalgono e stavolta parte per primo Lorenzo. Alcuni hanno il variometro e cercano di star su, ovviamente con poco successo, sono solo le 9.30… Tutti bene. Con Renzo ci siamo spiegati per le orecchie. Alcuni trovano un po’ di traffico in atterraggio. Luciano fa un avvicinamento a C da solo. Qualche problema per Nicoletta che arriva giù con un po’ di nausea da turbolenza e si siede all’ombra a riprendere fiato mentre gli altri (grazie Bolero) le ripiegano la vela.
Ci spostiamo in aula a vedere un filmato per la teoria, dove troviamo Ivan e Denis, e poi saliamo in montagna al fresco. Oggi a casa mia è in programma una festa, così ci aggreghiamo 🙂 Dopo pranzo una salutare pausa ristoratrice, qualcuno va a farsi una passeggiata mentre le ragazze optano per… una doccia! Lorenzo scopre casualmente una bacinella colma d’acqua fresca sul davanzale di una finestra proprio sopra le ragazze sedute in giardino e ops… caduta!
Alle 17 comunque siamo puntuali e operativi al decollo sud. Parte per primo Giuseppe che si fa 20 minuti giusti di volo. Poi Lorenzo, 14 minuti. Tocca quindi a Denis, primo volo. Gli faccio un breve riassunto sulla partenza e zac, gonfiaggio controllo corsa ed è in volo. Manovre ok e atterraggio bello in piedi. Letizia fa l’ultimo volo prima delle vacanze in Sicilia in silenzio radio e poi tocca a Ivan. Decolla meno bene del compagno e va un po’ troppo a sinistra. Comincio a richiamarlo ma non mi ascolta. Alzo il tono di voce e ancora niente. Penso (e temo) che sia troppo teso per ascoltarmi quando una vocina alle mie spalle mi fa notare che da 2 minuti buoni lo sto chiamando “Denis”… Ecco perchè non risponde 😉 Appena cambio nome ecco che risponde ai comandi! _Nessun problema per il resto del volo. Renzo fa i wing over invertendo troppo velocemente i freni. Lo correggo e tutto si sistema. Andrea esce dopo di lui e pur uscendo dritto per dritto trova un mega termicone. Arriva sull’atterraggio ancora a quota decollo! Nicoletta sulle prime non voleva volare per via della nausea del mattino e dei lunghi spostamenti in auto che a lei non garbano molto. Poi però vedendo i compagni cambia idea e si fa un magnifico volo, anche lei in condizioni di leggera ascendenza. Temo per il suo stomaco ma quando atterra è raggiante. Bene! Volano anche Gianluca, Vladi e Lucio ma poi il vento gira e così quelli che erano risaliti per il secondo giro finiscono per recuperare le auto.
Mercoledì 4 era previsto un volo serale ma è ventuo giù un mezzo uragano!
L’8 luglio rimarrà come una data da segnare in rosso per il corso 2007. Dopo mesi di relativa tranquillità sono arrivate ben due infrascate, una la mattina e una la sera! Un record, ma non avevo dubbi che anche gli allievi di questo corso si sarebbero inventati qualcosa per finire nella hall of fame 😉 …almeno così hanno qualche spunto in più per scegliere il nome del corso!!!!
Il ritrovo era fissato alle 8 a Valle San Floriano ma il taglio dell’erba è stato spostato da sabato a lunedì e così abbiamo dovuto ripiegare su Borso, oggi particolarmente affollato. Lunghe le operazioni di decollo, costretti a trovare un posto da un biposto e l’altro. Il primo a partire è Lorenzo, alle nove meno venti. Con quelli più avanti facciamo una simulazione d’esame. Lorenzo bene. Beppe ok ma fa gli otto un po’ troppo avanti e arriva lungo, a meno che non sia una sua scelta visto che atterra sempre lì! Lucio fa un bel decollo, contrastando bene la vela che era salita un po’ storta. Ok le manovre. Poi fa il C ma esegue un 360 di troppo e si trova basso. Così lo faccio atterrare nel campo a fianco con leggero vento dietro, senza fargli oltrepassare le piante di confine, vista la poca quota. Luciano perfetto. Denis fa uno splendido secondo decollo. Ok le manovre. In atterraggio arriva con un biposto. Per evitare problemi gli faccio fare il C anche se è solo al secondo volo. Tutto bene, se non che al momento del gancio, cioè quando deve fare il 180° per girarsi controvento ci capiamo male, lo fa troppo stretto e in pratica non entra in campo ma si allienea col prato a fianco, lo stesso dove era appena atterrato Lucio. Nessun problema in realtà: un prato è sempre un prato e così ha lasciato tutto l’atterraggio al biposto. Peccato solo che (forse per la sorpresa del fuoricampo) sbaglia il tempo dello stallo (o si “inscapuzza” non so…) e cade. Ok, la prossima andrà meglio. Sono le 9 e un quarto quando decolla Gianluca che fa tutto bene ma ha le traveggole: vede un inesistente vento da nord. Io lo seguo fare l’avvicinamento. Sembra un classico C ma quando dovrebbe fare sottovento, base e finale lui invece entra dritto col vento in culo. E’ basso, il vento dietro è debolissimo e non mi resta che consigliargli uno stallo deciso: lui per tutta risposta in atterraggio molla praticamente i freni!!!!!!!!!!!!!!!! Mah.
Tocca ad Andrea. Forse ha steso male la vela, forse ha anticipato il movimento di braccia. La vela sale male, un po’ sgonfia al centro. A metà salita si apre di botto e schizza in avanti. Lui frena giustamente ma l’energia dell’ala lo solleva. Ha le mani giù, sa che non è un bel modo di decollare. In una frazione di secondo deve decidere che fare. Se avesse alzato le mani di una decina di cm la vela lo avrebbe portato sicuramente in volo (e poi sai la carne!). Invece molla tutto di botto. La vela picchia e lo infila in un cespuglio! Niente di grave, qualche “graton” e forse una botta. I compagni lo aiutano a recuperare l’ala (per l’amor proprio ci vorrà un po’). A questo punto distribuisco una razione di carne per tutti: una pianta, due atterraggi vento dietro e un fuoricampo segnalano che (forse) cominciano a prendere sto corso sottogamba e questo è l’unico vero pericolo del parapendio!
Alle 9.26 decolla Renzo. Tutto bene, fa le manovre con un ottimo controllo dell’ala. Si vede che sta adattando rapidamente le proprie sensazioni di paracadutista. Ha ancora la mano pesante ma almeno ora è coordinato. Paolo non doveva volare ma poi già che era lì… Bene 360 mentre non sopporta i wing over (deve essere una cosa di famiglia). Ok, l’atterraggio quasi da solo. Appena un po’ lungo. Poco prima delle 10 parte finalmente Andrea che fa un bel volo. Segue Vladi che parte con un piccolo nodo che non gli impedisce però di cercare un po’ di termica. L’ultima è la Nicoletta. Bene orecchie e 360. Fa anche l’atterraggio da sola. Brava.
C’è davvero troppo traffico. Se tornassero su adesso l’ultimo partirebbe a mezzogiorno passato. Un po’ troppo per una giornata che si annuncia frizzante. Così andiamo in montagna. Poco prima del campetto c’è un fresco ristoro. Sotto i pini facciamo la lezione di teoria e poi dentro a mangiare. Era quasi freddo, che goduria!
Torniamo in decollo alle 16. Per i ragazzi con più voli è ora di assaggiare un po’ di aria calda: distribuisco i variometri. Andrea rinuncia perchè ha male a un piede. Il primo a partire è Gianluca che fa 17 minuti di volo e un bell’atterraggio. Le condizioni sono ideali, c’è attività ma l’assenza di vento rende molto semplice trovare l’ascendenza e girarla senza problemi. Segue Vladi che probabilmente ora sente moltissimo la mancanza della sua vela e fa comunque quasi un quarto d’ora di volo. Beppe sulle prime pare bucare ma poi recupera quando è a 200 m dall’atterraggio. Alla fine fa circa 20 minuti. Lucio e Lorenzo sono i più fortunati (parlare di bravura è ancora prematuro :)) salgono bene, al punto che li invito ad attraversare la valle delta per vedere com’è di là. Non buona. Lucio torna sotto il decollo ma non trova granché mentre Lorenzo viene diretto fuori e trova ancora qualcosa per galleggiare. Nella lotta per stare su non si accorgono però che l’atterraggio si avvicina. Quando ci arrivano sopra hanno la stessa quota e con loro ci sono altre due vele e un biposto. Due minuti di ordini frenetici via radio e atterrano entrambi senza problemi, la prossima volta però dovranno valutare meglio la separazione verticale con gli altri. Renzo decolla che sono ormai le 17. Non ha il vario ma sta su lo stesso. Dopo un po’ che se la gode lo tiro giù chiedendogli le orecchie. Deve essere una manovra che gli sta antipatica nel subconscio, forse perchè si scende? fatto sta che non gli vengono… Comunque l’ho distratto abbastanza da fargli perdere l’ascendenza e in breve è in atterraggio 😉 Non fa a tempo a mettere i piedi in terra che patatrac, ecco la seconda frasca di giornata. Denis è pronto al decollo, gli ricordo le bellissime partenze precedenti e lo invito a rifarlo. Per la verità lui il decollo lo fa anche bene: gonfiaggio, controllo di freni e corsa. Però mezzo secondo dopo lo stacco inizia a virare a sinistra. 160° di virata ed è nelle piante! Non si fa niente di niente, ma la vela è stesa su alcuni noccioli, faggi, ciliegi e “russe” (stando al nostro botanico di fiducia) e necessita assistenza per il recupero. Io salgo con Lorenzo ma nella fretta di salire con gli attrezzi dimentico di cambiarmi le infradito: non il massimo per arrampicarsi sugli alberi, garantisco. Comunque neanche un’ora dopo il fatto la vela è a terra. Abbiamo dovuto smontare parte del fascio, quindi non potrà volare, anche se il tessuto non ha riportato danni. Io torno giù e mentre sono alle prese con bretelle e cordini volano di nuovo Vladi, Beppe, Gianluca, Renzo e Lucio. Li osservo ma decido per un silenzio radio rigoroso, al punto che quando atterrano (bene) mi dicono “la radio non va”. Sono molto contenti di scoprire che ero io a non parlare. E poi “da soli” è più complicato che con “l’istruttore in silenzio radio”, se capite cosa intendo.
Alcuni non sono ancora sazi e risalgono per tentare un altro volo ma il vento ha girato e così recuperano le auto.
Ritrovo infrasettimanale baciato dal sole quello di mercoledì 11! Oddio… baciato dal sole… alle 12 c’era il sole, alle 15 diluviava e alle 16 si è schiarito. Io a quel punto ci avevo rinunciato e avevo diramato “l’avviso di cancellazione”. Fortuna ha voluto che Denis e Ivan fossero comunque venuti su. Così un rapido giro di sms e ci siamo trovati all’ora prevista, le 17.15, addirittura in sette, oltre a Denis e Ivan c’erano Giuseppe, Lorenzo, Lucio, Nicoletta e Vladi. C’è vento da ovest, così salgono alle casette. Il decollo è quello che ci vuole per Denis dopo il trauma di domenica pomeriggio: un bel pratone lungo senza l’ombra di un cespuglio. Solo qualche reticolato…
Essendo appena passato un temporale l’aria è ancora un po’ agitata così loro due li tengo per ultimi. Il primo a uscire è Beppe che effettivamente uscendo sopra al decollo sud prende qualche bottarella. Per il resto nulla da segnalare. Lorenzo che segue fa uno strano avvicinamento a otto sopra l’albergo, non ho capito se era interessato a qualcunA nelle camere ai piani alti… Gli altri bene. Con Denis però ci devono essere problemi di linguaggio perchè anche stavolta a fine volo ci capiamo male e anche stavolta atterra fuori campo. Lo prendo in parte e gli spiego di nuovo tutta la procedura per filo e per segno. Nessun problema invece per Ivan, anche se le inversioni di rollio sono ancora poco pronunciate.
Ovviamente tornano su, manco a parlarne. Nicoletta fa un bellissimo atterraggio tutta sola e subito dopo Denis prende quasi il centro del campo, segno che forse ci siamo capiti. Lorenzo, preso dall’abitudine, non guarda la manica a vento (eppure sono quasi 4 metri!) e inizia gli otto dal lato sbagliato del campo. Lo avviso e lui si sposta ma a questo punto li imposta a rovescio, ossia spalle al campo. Lo correggo di nuovo e non sbaglia più, anche perchè non aveva più spazio per altre “invenzioni”. Non molto concentrato… Ivan migliora nei wing over e prova anche le orecchie. Sugli altri niente da dire, che è tutto dire! Solo una nota su Lucio: in pizzeria ha mandato indietro per sbaglio la mia birra e dopo per aiutare la cameriera ha pure rovesciato il mio caffè. Anche lui non molto concentrato 😀
Domenica 15 prima giornata intera in quel di Marostica. Giornata splendente, senza una nuvola, ma con un caldo soffocante in atterraggio.
Ci ritroviamo all’ufficio postale alle 7.30. Ci sono Vladi, Lucio, Beppe, Luciano, Lorenzo, Andrea e Renzo. Ivan ah impegni a casa, Denis è al mondiale di motocross, Gianluca fa le corse sul Civetta, Paolo e Nicoletta sono stati alla notte bianca a Schio ed è meglio se dormono un po’. Alessandro e Michela sono appena rientrati dalle Seychelles e arrivano per il secondo volo del mattino.
Mentre salgono in decollo io gironzolo per i paeselli e finalmente il fato mi porta a risolvere il problema principale dei voli mattutini a Marostica: l’assenza di un bar per la colazione!!! Nella vicina Vallonara trovo infatti un caffè con brioche fresche di pasticceria. In futuro potrei cercare un atterraggio nelle vicinanze 😉
Mentre io per una volta cazzeggio gli altri arrivano e si preparano. Dopo mesi sulle scoscese pietraie del Grappa sono favorevolmente colpiti dal soffice tappeto erboso di media pendenza da cui sono chiamati a partire. C’è anche Angelo che abita lì vicino ed è venuto a salutarli. Il programma a questo punto del corso è libero: vagolare per il pendio cercando solo di non prendere gli alberi. Solo Renzo deve provare il pilotaggio con le posteriori ma ce la sbrighiamo in 60 secondi. Molto bene gli avvicinamenti di chi ha più voli: malgrado sia un campo sostanzialmente nuovo fanno tutti bene e servono pochissime indicazioni da parte mia. Seguo ovviamente di più Andrea e Renzo che hanno meno esperienza ma tutti fanno bene. Solo Luciano chiude un po’ troppo l’ultima virata prima dell’ingresso in campo e si trova bassino ma anche qui: un po’ tutti malgrado il briefing pre-volo, si fanno sorprendere da un po’ di discendenza in finale. Capitolo a parte per Vladi. Non mi ero accorto che stesse male ma una volta su ha dei dubbi se partire. Fa un primo tentativo a vuoto mentre al secondo parte, ma tutto di traverso. Non il massimo insomma. In atterraggio poi ha bisogno di qualche correzione extra e, ciliegina sulla torta, in finale quando si tira in piedi, a non più di 3 metri da terra MOLLA I FRENI! Non “li alza”, molla proprio le maniglie!!! Gliele faccio riprendere di corsa e atterra abbastanza bene ma anche questa è un’invenzione che non avevo ancora visto. Dopo mi dirà che “non ha dormito bene” e pur salendo di nuovo in decollo opterà saggiamente per recuperare un’auto.
Si sale per il secondo volo e ci sono anche Ale e Micky. Per loro un po’ di ripasso sull’uso dei comandi e qualche accenno di pendolata ma niente di più: è quasi un primo volo visto il posto nuovo e la lunga pausa. Molto bene gli atterraggi. Purtroppo però arriva una tragica notizia e devono lasciarci all’improvviso per correre a Milano. Immagino non stiano passando delle belle giornate mentre scrivo: un forte abbraccio! Vi aspettiamo.
Con gli altri facciamo teoria in atterraggio, all’ombra delle frasche e con il sollievo di un po’ di venticello: si parla di fisiopatologia, pronto soccorso e soprattutto gli mostro come si tira e si ripiega un’emergenza.
Per pranzo saliamo in Rondinella: c’è meno caldo e le bandiere del locale segnalano anche discrete termiche. Il gradiente è inferiore ai giorni scorsi ma c’è comunque da divertirsi. Alle 14 e qualche cosa decollo io. E’ un bel pezzo che non mi faccio un voletto. Fuori è buona ma non troppo: non tira ovunque e quando trovi qualcosa c’è da lavorare. Comunque mi diverto, riatterro e mentre scendo in auto loro si preparano. Sono rimasti in pochi: Andrea, Giuseppe, Lucio, Renzo e Lorenzo. Vista l’assonanza dei nomi, per evitare equivoci in aria prossimamente Renzo assumerà il nome in codice di Sampei perchè testimoni oculari riferiscono che in decollo abbia lo stesso tipo di corsa del pescatore dei cartoni animati. Gli manca solo l’infradito di paglia…
Poco prima delle 16 decolla Lorenzo. L’aria ha il giusto tasso di termica (medio basso) e di affollamento (nullo). Aggancia subito appena a destra del decollo e sale di un 200 metri così lo faccio spostare verso ovest lungo il crinale, alla fine farà il volo più lungo di tutti: 24 minuti. Gli altri invece si fermano tra i 15 e i 17 perchè come dicevo non è che “tiri dappertutto” e una volta persa la termica è complicato risalire. Tutto bene comunque e soprattutto tutti contenti. Atterraggi praticamente da soli.
Tornano su, oggi finiremo presto! Vengono raggiunti anche da Paolo e Nicoletta. Stavolta li faccio andare verso Pradipaldo, così che vedano anche la zona di volo ad est. Le traiettorie sono varie: Lucio ci va diretto, Lorenzo fa il giro largo, Reno/Sampei tiene una traiettoria intermedia (onestamente la peggiore…). Giuseppe e Andrea (che ha preso un rametto di ciliegio in decollo, come souvenir), vedendo che nessuno dei compagni sta su rimangono dove stanno: davanti alla Rondinella. Mentre parte Paolo abbiamo un problema in atterraggio: Lucio arriva insieme a Luciano in biposto. Li tengo lontani ma il sole negli occhi mi sballa le misure e quando lo faccio virare per entrare in campo è basso e prende in pieno un bel cespuglione. La vela arriva regolarmente in campo ma il pilota è nella macchia… Il recupero del fascio è stato laborioso per via di qualche cordino incastrato in alto: come con Denis per risparmiare le piante abbiamo smontato parte del fascio, ricostruito subito dopo nel prato. Nel frattempo atterrano molto bene sia Paolo che Nicoletta, anche loro contenti della nuova location.
Fanno i recuperi mentre noi ci ristoriamo in pizzeria con una birretta. Poi, giacchè si è fatta ora di cena ordiniamo due qualche pizza. Alla prossima
18 luglio: Altro intenso mercoledì, stavolta l’unico dubbio meteo è se sopravviveremo alla canicola 😉 Ci sono: Denis, Ivan, Lorenzo, Nicoletta, Giuseppe, Lucio, Vladi e Andrea. Il primo parte dal decollo ovest alle 17.55, l’ultimo alle 18.35. Nulla da segnalare. Quelli più avanti fanno un volo in totale autonomia. Le condizioni non sono granchè ma Nicoletta riesce comunque a fare oltre un quarto d’ora di volo. Denis prova 360 e inversioni di rollio, Ivan invece è un po’ cotto e limita il programma. Ok gli atterraggi.
Il secondo round inizia alle 19.20 con Nicoletta. Anche qui tutto bene, salvo Andrea che imposta gli otto a rovescio e devo correggerlo.
Sabato sera c’è stata una festona su un malga “Visentin”. Qui trovate un po’ di foto
Domenica mattina il ritrovo è alle 7.30 presso il bar che ho “scoperto” la settimana prima. Purtroppo le brioche sono in ritardo ma non c’è problema e ci facciamo quattro chiacchiere nell’attesa. Alle 8, puntuali, siamo con i “dormiglioni” davanti alle poste di “Sanflo”. E’ ancora un caldo infernale ma perlomeno non c’è afa soffocante. Ci sono quasi tutti: Vladi, Lucio, Lorenz, Beppe, Renzo “Sampei”, Denis, Alessandro e Michela, Andrea e Gianluca che doveva lavorare ma si è liberato. Distribuzione materiale, carico auto e si sale. Sono quasi le nove quando parte Alessandro seguito subito da Beppe. Malgrado l’ora c’è già un po’ di attività termica e i ragazzi con più voli ne approfittano subito. Alla fine faranno dai 15 ai 45 minuti (Beppe). Sono “esclusi” Ale, Micky e Denis che sono ancora a pochi voli e provano un po’ di manovre mentre escono e poi proseguono nella “presa di misura” dell’atterraggio. Michela sbaglia il primo decollo perchè si “dimentica” di alzare il braccio sinistro… Poi ok. Lorenzo invece parte addirittura fronte all’ala. Bene. Denis ha qualche problema con l’imbrago e fa il volo, quasi venti minuti, praticamente in piedi. Però è bravo perchè malgrado la scomoda posizione fa tutte le manovre che gli chiedo, o almeno ci prova 😉 Renzo Sampei fa un bel voletto ma rischia un fuori campo perchè entra basso basso, ma che dico basso, di più! Ha imparato presto che il parapendio è molto più efficiente di un paracadute ma non vorrei ne abusasse… Giangio è l’ultimo. Si prende un po’ basso e lontano dal campo, trova un po’ di discendenza, si vede un filo spinato davanti e al momento dello stallo, per evitarlo, gira di colpo a sinistra. Il filo lo manca ma prende in pieno un filare di viti, dopo averne pure saltato un primo!! Vela appoggiata ai tralci e nulla più. Però ha fatto una bella capriola.
Risistemo l’imbrago a Denis, gli aggiungo pure la pedalina poggia piedi per aiutarlo a issare i suo 1xx kg nella selletta e si torna su. Peccato che nei trasbordi il nostro si sia dimenticato giù casco e radio. Così gli tocca scendere in auto. Una vera disdetta perchè le condizioni di volo sono belle. C’è ascendenza e con un minimo di cautela c’è da divertirsi. Beppe si fa altri 40 minuti, e credo sia sceso solo perchè non vedeva più nessuno in aria e temeva (giustamente) che lo lasciassimo a piedi… Gli altri tutti sopra i 20 minuti. Renzo ha anche preso una bella asimmetrica circa un minuto dopo il decollo. Risolta istantaneamente. Michela e Alessandro sbagliano nell’ordine il primo decollo, in maniera identica: ala che sale bene a destra e rimane praticamente in terra sulla sinistra. Ok dopo. Michela fa poi lo stesso identico atterraggio di Renzo al volo prima: forse le ha dato qualche dritta… Comunque sempre meglio di Cristina che dopo il fuori campo di due settimane fa stavolta manca l’atterraggio di ben DUE VALLI! Eppure vola qui da almeno 4 anni… Mah! Ok gli altri con Lucio che imita Lorenzo nel gonfiaggio rovescio ma la prima volta gli va male perchè si gira storto. Buona la seconda.
Si recuperano le auto e poi ci spostiamo in Brenta, a Campolongo. Dove Roberto ci ha messo a disposizione ben 4 kayak per fare un po’ di canottaggio sul laghetto. Prima però è d’obbligo una sosta allo stand gastronomico. Sì perchè fatalità (!) c’è una sagra e si mangia e si beve al fresco. C’è un gran vento che fa sopportare bene i 30 gradi della giornata. Le due ore dedicate agli sport acquatici terminano poco dopo le 16, quando torniamo nella fornace dell’atterraggio per i voli serali. Si è alzato un discreto vento da ovest ma si sale lo stesso, hai visto mai… Purtroppo però non cala e alle 18.40 ammainiamo la bandiera e si torna in auto. Non prima di aver visto l’atterraggio un po’ “agitato” di Andrea Grande, che è partito lo stesso. Nessun problema (per lui) ma di certo non erano condizioni divertenti. Abbiamo finito presto così ci beviamo qualcosa ai “Rusteghi” e sapete com’è, una ciacola tira l’altra e alla fine ci facciamo una bella pizza. Prima di andare a casa Roberto (ancora lui!) tira fuori una bella anguria, occultata nel frigo del locale con il beneplacito della proprietaria e così anche questa domenica finisce in gloria, sebbene si sia volato pochetto 😉
Mercoledì 25 lezione extra per Ivan: alle 14.30 ci troviamo per andare in campetto a fare un po’ di ripasso. Si sente ancora un po’ incerto e così andiamo a vedere come va. C’è una giornata stupenda, la temperatura è calata parecchio ma fa ancora caldo. Il vento però è buono e questo basta. Facciamo un paio d’ore di gonfiaggi e corse e devo dire che i miglioramenti sono palpabili, soprattutto dal punto di vista “confidenza” più che nel puro gesto tecnico che andava già bene. Poco prima delle 17 scendiamo a incontrare gli altri. Sopra di noi ci sono vele nel oltre i 1800 m di quota: si annuncia un bel voletto per i ragazzi. Ci sono Alessandro e Michela, Vladi, Lorenzo, Lucio e Beppe. Il primo, Lorenzo, decolla alle 18.02. Trova subito qualcosa dalle parti del falconiere e così Beppe lo segue subito ma… INCREDIBILE: BUCAAAAAA!!! Dieci minuti dopo infatti è in atterraggio. Bhe, è tornato umano, meno male 😉 Lorenzo invece si è alzato e si sposta oltre la valle delta. Decollano anche Lucio e Vladi che salgono bene. Ivan, Alessandro e Michela invece escono per fare le manovre e atterrano bene. Ale a C per traffico. I primi tre atterrano in senso inverso ai decolli: priam Vladi (25 minuti), poi Lucio (30 minuti) e infine Lorenzo (57 minuti!!).
Su il vento è debole ma tiene ancora così risalgono. Più che fiacco quando arrivano non ce n’è proprio più ma sono rapidi e così partono tutti prima che la discendenza si faccia sentire. L’ultimo a partire è Lorenzo, sono le 20.15.
Venerdì prima lezione di ripasso per chi si è perso la prima parte del corso. Nuova la location: visto che molti “ritardatari” sono di Padova ho proposto di trovarci lì così risparmiano un po’ di chilometri. Ale e Miky hanno gentilmente messo a disposizione il loro negozio e così eccoci qua.
Domenica ritrovo al solito bar, ma settimana prossima andremo più tardi, le brioche sono di nuovo in ritardo 😉 Il tempo non è bello, addirittura pioviggina a tratti ma le previsioni sono di miglioramento. Stavolta ci sono Denis, Luciano, Andrea, Renzo, Alessandro, Michela, Vladi, Beppe e Gianluca. Ce la prendiamo comoda. Una volta su sembra che il decollo delle antenne sia migliore così cambiano aria ma anche lì niente da fare, in più il proprietario del terreno deve sguinzagliare le mucche, così tornano sui loro passi. Sono ormai le 10 quando finalmente la situazione si sistema. Decolla Denis e zac. Ancora appeso!! Eppure si era regolato di nuovo l’imbrago anche a casa, attaccato al muletto… Dobbiamo risolvere assolutamente la faccenda. Dopo di lui fanno in tempo a decollare ancora Giuseppe, Andrea, Michela e Vladi poi siamo costretti a interrompere perché in decollo torna il vento da est e anche fuori rinforza. Aspettiamo ancora, arrivano pure Paolo e Nicoletta ma alla fine non c’è niente da fare. Con quelli sotto saliamo alla Rondinella, dove ci raggiunge anche Lorenzo e ci saluta Luciano che parte per le ferie. In attesa della pappa distribuisco un po’ di quiz, così vediamo a che punto sono. Abbastanza buoni i risultati ma c’è ancora da migliorare.
Andiamo in decollo per vedere com’è ma è buona solo per una pennichella all’ombra. Tira un forte vento. Si direbbe termica ma non è detto… Verso le 15 parto io per vedere com’è. Gonfiaggio rovescio di prova. Ok. Secondo gonfiaggio di prova tanto per giocare e oplà sono a 10 m da terra. E’ ancora un po’ forte per loro… Faccio un giretto. Fuori è abbastanza liscia ma il vento da sud-est si fa decisamente sentire. Dopo 10 minuti sono di ritorno. Torno sotto le piante e aspettiamo.
Verso le 4 sembra calare così scendo in atterraggio. Alle 16.40 finalmente decolla il primo, Lorenzo. Al vento si è sostituita una fastidiosa copertura grigiastra così li faccio uscire dritti a far manovre, che ne hanno bisogno. Infatti Lorenzo e Beppe per fare le orecchie sulle prime tirano le C… Poi decolla Sampei, tutto bene. Quando è il turno di Andrea ci manca poco che in decollo Francesco non faccia un infarto! Probabilmente per scarsi controlli prevolo un cordino si impiglia nella maniglia dell’emergenza. Quando al vela si gonfia la pod esce e rimane appesa alle bretelle, penzolante sul vuoto! Se cade si aprirà il paracadute e chissà dove lo molla… Andrea però mantiene il sangue freddo. Una volta un po’ lontano dal pendio studia la faccenda. Poi agguanta il pacchetto saldamente e se lo ficca in braccio, dentro al pettorale. Il resto del volo lo facciamo più liscio possibile e non succede nulla di “spiacevole”. Partono poi anche tutti gli altri e c’è anche una buona notizia: Denis fa il suo primo volo da seduto!!! Quando atterra è raggiante, questo sì che è volare 😉 Quando parte Michela, che è l’ultima, sembra che la giornata sia già finita invece nel tempo che ci mettiamo a ripiegare e bere qualcosa ecco che torna fuori un bel sole… Sono solo le 18… c’è ancora luce… non faccio in pratica a tempo a chiederlo che sono già per strada. Solo Paolo e Vladi rinunciano a rivolare. Beppe era incerto ma alla fine sale.
Da record la partenza, in parte grazie all’assistenza aggiuntiva proprio di Poalo e Vladi: riescono a decollare tutti in meno di 20 minuti. Fosse sempre così! Il vento sotto ha girato da nord, così si fanno gli avvicinamenti a C. Tutti bene, più o meno autonomi. Solo Michela ha un’incertezza durante l’ultima virata e anzichè puntare il campo per un attimo sembra voler atterrare nel prato a fianco. Le faccio chiudere la virata e non c’è altro. Anzi no, una cosa ancora: Andrea durante il gancio si è tenuto largo e, vedendo un ramo che gli attraversava malizioso la strada, ha pensato bene di fargli capire chi comanda tirandogli un bel calcione. Insomma: ha preso apposta la cima di un albero. Va bene l’adrenalina del volo precedente, ma è meglio non prendersi certe confidenze…
Non vi dico come è finita la giornata perchè tanto lo sapete già 😉 Al mese prossimo!!!
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Puff puff, mi fanno sgobbare sti ragazzi 😉 Si comincia subito, 1° agosto!!
Visto che è mese di ferie, di rottura con la routine, oggi andiamo in Panettone. Purtroppo però c’è vento da ovest. Le condizioni vanno bene per Lucio, Beppe e Lorenzo, che hanno più voli, ma non sono adatte ad Alessandro, Michela, Ivan (detto Cliff) e Denis che scendono perciò al decollo sud.
I voli sono regolari, si tratta di planate per tutti, più o meno assistite a seconda delle necessità. Unico inghippo la ressa di gente che c’è per aria. E’ infatti presente una (forse) scuola olandese che ha un’idea tutta sua di regole e precedenze sia in decollo come in volo e in atterraggio. In alcuni momenti è stato come fare lo slalom tra paletti mobili. Comunque tutto bene. Tornano anche su per un secondo giro ma il vento ha già girato da nord ovest. Niente da fare.
Venerdì sera nuova lezione di teoria in quel di Padova, stavolta sono in 5. Bene!
Domenica ritrovo ritardato, così possono dormire un po’ di più. Al bar c’è da litigare per le paste però… Alla fine ci sono Denis, Beppe, Michela, Alessandro, Lucio, il conte Vlad, Renzo e Lorenzo. Andrea aveva messo la sveglia ma non si sa come si è spenta…
Il primo, Denis, parte che sono le nove e mezza, l’ultimo, Renzo, appena venti minuti dopo. Complimenti. Denis ha ancora bisogno di una guida per l’atterraggio mentre gli altri se la cavano bene. A parte alcuni decolli ” a gambe mozze”… Lorenzo e Vladi sbagliano un po’ di conti e arrivano ad atterrare in contemporanea. Renzo invece non si sa come ha attivato il vox e così gli tocca un atterraggio in silenzio radio. Fa tutto bene fino a una inutile correzione di rotta a 2 m da terra che lo porta ad atterrare di sbiego un po’ veloce. Per me va bene anche così ma è lui a criticarsi da solo.
E’ arrivato anche Pisolo-Andrea e i primi sono già ripartiti per il decollo. Il vento però fa le bizze e solo alle 11 e mezza passate Lorenzo può partire. A dispetto del lungo tempo avuto per controllare l’attrezzatura va in volo con un bel groppazzo a sinistra. La vela vira immediatamente e già i ragazzi si vedevano arrampicati sui ciliegi quando il nostro si decide a contrastare la virata e venire fuori. Il nodo interessa un solo cordino C ma è grosso e l’ala ha una netta tendenza a virare a sinistra. Comunque l’avvicinamento è buono e l’atterraggio pure. Partono dopo Andrea, Denis, Vladi e Alessandro. Poi il vento torna storto e gli altri ripiegano e scendono al ristorante. Quelli in volo trovano un po’ di turbolenza da “primo sole” (fino alle 11 era stato tutto coperto) ma atterrano tutti bene. Solo Alessandro dice di avere nettamente sentito la tensione di questo volo.
Mentre aspettiamo la pappa li metto sotto con una nuova infornata di quiz. Buoni i risultati con “solo” 2 o 3 bocciati, però c’è da dire che gli manca ancora della teoria…
Verso le 14.30 ci spostiamo in decollo. La giornata si è fatta buona ma è evidente che fuori è troppo per loro così faccio un giro io 😉
Verso le 16 le condizioni si calmano un po’ così scendo e loro iniziano a partire. Il primo è Lorenzo, con un bel decollo rovescio, alle 16.49. Esce e aggancia subito seguito da Beppe che però poi perde il filo e non riesce più a recuperare. Renzo invece non si fa pregare e in men che non si dica è sopra il decollo. Ci passerà almeno 3 volte per salutare quelli fermi sotto di lui in attesa… Andrea fa un po’ fatica, gli do un paio di dritte e sale ma poi decide incomprensibilmente di spostarsi a Pradipaldo e così finisce per bucare. Atterra dopo venti minuti, appena dietro a Beppe. Anche Alessandro fa 20 minuti ma avendo meno voli. Arriva che è contento come una Pasqua. Si vede che gli scossoni del mattino lo hanno un po’ abituato all’aria mossa. Quella meno abituata è invece Michela che infatti esce dritta mentre Lucio gira anche lui le sue belle termiche per quasi tre quarti d’ora. Anche Vladi fa più o meno lo stesso tempo ma almeno 10 minuti li passa a 150 m sull’atterraggio facendo gli otto…
Mentre i primi 4 atterrati (Ale, Miki, Beppe e Andrea) tornano in decollo Lorenzo e Renzo sono ancora per aria da prima… Alla fine uno farà 1 ora e 27 minuti e l’altro 1 ora e 29. Chi ha vinto? Non ve lo dico :p
Sono da poco passate le 18 quando decollano in rapida successione Alessandro, Beppe, Michela e Andrea. Vista l’ora è oramai poco più di una planata ma serve sempre… Alla prossima!
Mercoledì 8 pausa forzata, piove…
Domenica 12 invece si presenta splendida. Solita brioscina per cominciare bene la giornata e alle 8.30 caricnao le auto e salgono. Oggi ci sono quasi tutti, prima delle ferie c’è voglia di farsi un giretto. Denis, Lorenzo, Beppe, Lucio, Renzo “Sampei”, Alessandro, Michela, Paolo, Nicoletta, Gianluca, Vladi e Andrea tutti allineati e coperti pronti al via…
Il primo volo è una simulazione d’esame, tranne per Denis che ha ancora bisogno di un po’ di dritte. Tutto regolare e nella norma, eccetto l’ormai solito Renzo che fa delle inversioni molto accentuate, a ancora passi, ma poi fa dei 360 da -10 m/s che non mi fanno affatto piacere. Solita carriolata di carne, ma sembra che abbia un frigo molto capiente perchè incassa senza batter ciglio…
Per il secondo volo c’è termica. Fin troppa per Michela e Paolo che alla fine scenderanno in auto. Il primo a partire è Alessandro che però forse è partito appena troppo presto e scende in soli 20 minuti, passando oltretutto piuttosto vicino all’antenna di una casa… Lucio sembra seguire il suo destino quando, a 300 m dall’atterraggio, incrocia la traiettoria di una poiana che sta risalendo, la segue e recupera un cinquecentinaio di metri 😉 Non contento ripete l’esperienza: scende e risale. Alla fine starà in aria 40 minuti. Lorenzo invece non ha di queste preoccupazioni: esce, aggancia, va in orbita e da lì si gusta i suoi 50 minuti di relax (relativo visti gli strani suoni che emette il suo variometro…). Giuseppe invece passa abbondantemente l’ora di volo e anche Nicoletta riesce a stare su bene. Fa anche un paio di passaggi sul decollo e prende pure una piccola chiusuretta prima di decidersi a scendere. Purtroppo a lei la turbolenza dà ancora piuttosto fastidio e quando atterra non sta benissimo. Però era troppo bello per scendere subito 😉
Denis invece viene dritto per dritto fuori, dobbiamo ancora perfezionare il suo atterraggio. Bene, ma è ancora incerto sulla fase di ingresso in finale. Renzo parte assatanato… e buca quasi subito… o meglio quasi buca subito. Come Lucio riesce ad agganciare solo quando è quasi in atterraggio. Alla fine 40 minuti anche per lui con atterraggio “raso cespugli”, tanto che un paio di cordini toccano le piante. Vladi si accontenta di 20 minuti ma mi fa l’agguato spuntando basso alle mie spalle per finire l’avvicinamento e atterrare. Gianluca passa la mezz’ora di volo ma credo si ricorderà di più la chiusura del 50% che ha beccato sull’atterraggio. Risolta prima ancora che io potessi articolare parola. Bravo. Andrea, tanto preoccupato di non riuscire a girare le termiche, stavolta invece la trova bella grossa e fa la quota maggiore, forse 1300 m. Però a lui non interessa la quota nè il tempo di volo: lui vuole fare cross country, così lo mando verso il castello di Marostica (un modo come un’altro per farlo scendere che abbiamo fame ;)).
Dopo pranzo gli propongo di provare qualche top alle antenne ma quando arrivo lì le condizioni non sono adatte, così fanno un volo normale. Anzi, fanno una planata perchè non c’è più niente… Lorenzo infatti atterra in 12 minuti, anche perchè era partito con una bretella rovescia e ha preferito non girare l’unica termica che ha trovato… e che era pure l’ultima visto che gli altri non trovano manco quella. Renzo e Andrea partono molto vicini e fanno tutto il volo così, senza che nessuno dei due trovi qualcosa… Arrivano quindi in atterraggio assieme. Andrea imposta un atterraggio molto particolare e poi entra bene. Sono lì che lo guardo. Lui fa l’ultima virata, si allinea, raccorda e… PIANTA! Invece che allinearsi sul prato è entrato dritto lungo la linea delle piante, ne ha sorvolate alcune senza accennare a cambiare traiettoria e così quando è stato più basso ne ha preso uno… Io non mi sono accorto di nulla perchè da dov’ero non avevo “profondità di campo” nè lui ha dato segni di preoccupazione finchè la vela non è rimasta bella stesa su una robinia… Orgoglio feritissimo, specie dopo il volo del mattino, ma niente di che. Lo mando dal proprietario del campo a chiedere aiuto e tornano con furgone, seghetto e motosega. Il padrone non è preoccupato per l’albero e dice “Tireo pure zo tutto”… Il lavoro è complicato perchè l’ha parcheggiata proprio sopra l’albero. Smontiamo perciò tutto il fascio e poi lavorano una buona mezz’ora a tagliare e tirare. La vela alla fine è in terra… con un solo cordino rotto, tagliato per sbaglio durante il recupero!
Nel frattempo che lavorano, io bado agli altri ma non ce ne sarebbe bisogno. Solo Denis come sempre necessita di un occhio di riguardo, stavolta facciamo un avvicinamento a C. Dopo che tutti hanno fatto il volo ecco per aria di nuovo Lorenzo, che è tornato su a palla per ripartire. La fortuna però non gli arride e fa un secondo buco…
Meglio va, verso le 18.30, a Michela e Alessandro. Sono saliti con Denis, che fa la sua usuale planata ma stavolta atterra da solo! Loro due invece trovano una bella restituzione lungo tutto il costone. Un olio proprio. Avanti e indietro loro due soli su un costone di 2 chilometri senza l’assillo di trovare ascendenza, bastava gustarsi il panorama. Atterrano dopo oltre mezz’ora a testa. Ma non è finita perchè anche Gianluca non resiste e torna in decollo con l’amico Sandro e fa una planata di 20 minuti alle 19 passate…
Per ferragosto prima gita ufficiale del corso: si va a Meduno (PN). Con alcuni ci troviamo la sera prima (vista la distanza e gli orari…). In atterraggio c’è una bella struttura in legno con tutti i servizi e si può campeggiare liberamente. Ci troviamo con Vladi e famiglia (che poi proseguiranno per le vacanze in Croazia), Lorenzo e Beppe (in camper), Renzo (in tenda). Ci sono anche Cristina e Alessandro, Giuliano, Marco e Dino. Cena, quattro chiacchiere e un birra prima di andare a nanna.
La mattina alle 6.50 arrivano Alessandro e Michela. L’appuntamento era per le 8.30 ma avevano paura di arrivare tardi e così hanno anticipato un attimo la partenza. In pratica quando Gianluca, che è arrivato puntuale, è partito da Padova loro erano già a Meduno… Ci raggiunge anche Andrea. Non resta che fare le auto e salire. Il primo volo è una semplice planata di ambientamento per vedere la zona e provare l’atterraggio con me presente, visto che al pomeriggio sarò in decollo per aiutarli a termicare. Impostano tutti abbastanza bene l’atterraggio e non è necessario che intervenga. Unico problema un “comflitto di traffico” tra Vladi e Lorenzo che arrivano giù assieme, non si guardano e non si capiscono. Così finisce che Lorenzo taglia netto la traiettoria d’entrata a Vladi che è costretto ad atterrare (bene) nel campo a fianco all?atterraggio. Raccomando (come sempre) maggiore separazione verticale e Lorenzo mi prenderà in parola 😉
Immancabile pranzo, con un po’ di difficoltà perchè era Ferragosto, eravamo in 25 (sono arrivati anche Adriano e Loris con le rispettive famiglie) e non avevamo prenotato… Comunque alle 14.30 siamo di nuovo in atterraggio. Io, che un po’ il posto lo conosco, suggerisco un’oretta di relax all’ombra del boschetto, stesi nell’erba. Ma da più parti si ode “dai che è buona!” (con sole tre vele in volo a ravanare) “preferisco aspettare in decollo” (sotto il sole a picco)… Tant’è, si caricano le auto e si parte.
I piloti che sono con noi valutata un attimo la meteo si preparano ed escono. Fuori è buona per loro, ci sono belle ascendenze diffuse. Ma per i ragazzi è un po’ presto, le botte sono ancora un po’ troppo secche e soprattutto ora c’è un discreto traffico in aria. Solo alle 16.15 facciamo un briefing per spiegargli le semplici cose che devono tenere a mente e li autorizzo a prepararsi. Il primo e Renzo, che decolla alle 16.34. Sulle prime fatica, gli ho detto di stare lontano dagli altri ma questo significa cercarsi una termica “nuova”. Cmq insiste e in 10 minuti è di nuovo sopra il decollo. Lorenzo lo segue da vicino e anche per lui il volo inizialmente è simile. Alle ore 16.54 del 15 agosto 2007 Renzo fa il suo primo top landing, abbastanza bene devo dire. Ovviamente guidato! Dieci minuti dopo anche Lorenzo riatterra in decollo, un po’ meno bene perchè non ha voluto l’auricolare e sentiva male le istruzioni. Nel frattempo sono decollati anche Alessandro (che si è innamorato del microvario acustico perchè parlano la stessa lingua) e Beppe. Trovano una bella ascendenza a metà strada tra decollo e atterraggio, in un punto un po’ defilato e con meno traffico. Le condizioni si stanno stabilizzando e il traffico diminuisce. Ormai non sono più “termiche” ma un’unica grande ascendenza da +1/+2 su tutto il costone. Partono via via anche gli altri e per tutti è un gusto salire. Chi ama meno avere vele vicino si sposta più sull’atterraggio e si fa comunque mezz’ora/40 minuti di volo. Vladi fa un bel decollo. Michela un po’ meno perchè non contrasta bene la vela che la porta a partire sulla sinistra. Andrea ok, sale bene, poi si avvia per il suo solito cross, perde tutta la quota e va ad atterrare… Gianluca sale bene a fianco del decollo e ha anche la fortuna di fare mezzo giro in termica con un grifone. Per lui che nella natura ci lavora per passione deve essere stata una bella emozione. Atterrano tutti (abbastanza bene e comunque dentro l’atterraggio ;)) tra le 17.30 e le 18.30. Eccetto Lorenzo che invece continua a ronzare davanti al decollo. Sono le 18. Le condizioni ora sono perfette. c’è un’unica dinamica da 1 m/s su un costone lungo 5 km e sono rimaste 4/5 vele in volo. Non resisto oltre, gli altri sono ormai giù. Mi preparo e parto. Con Lorenzo risaliamo il prato a destra del decollo, sopra c’è un ampio pianoro dove tre piloti locali atterrano, ripartono e giocano a bassa quota. Mi infilo in mezzo mentre lui se ne sta tranquillo da un’altra parte. Poi prova anche lui il top. Gli viene un po’ lungo, oltrepassa il luogo ideale e finisce su un montarozzo con due cespuglietti spinosi alti 15 cm ma infidi… Ci mette un quarto d’ora solo per togliere la vela da lì. La prossima volta starà più attento a prendere le misure. Alle 19 passate arrivano in decollo gli altri, venuti a recuperare le auto. Un passaggio davanti (e dietro) per salutarli e finalmente scendiamo tutti e due.
Giornata nera il 19, e non mi riferisco alla meteo… Purtroppo infatti si sono infortunati in due: Denis e Alessandro. Il primo è atterrato un po’ pesante dopo il secondo volo del mattino e i suoi 115 kg si sono fatti sentire: frattura del perone sinistro. Proprio ora che anche lui cominciava a divertirsi… Alessandro invece ha fatto tre bei voli in giornata, di cui l’ultimo in una rilassante restituzione che lo ha tenuto per aria più di mezz’ora. In atterraggio però ha avuto la brutta idea di fare una virata molto bassa e ha appoggiato male la mano, frattura a un dito.
Gli altri bene (compreso l’appena tornato Luciano). Hanno fatto anche dei bei voli, alcuni di oltre un’ora e mezza. Scusate però non ho tanta voglia di parlarne… Ci risentiamo alla prossima e virate alto!
Mercoledì 22 ci troviamo a Borso. E’ finalmente tornata Letizia e con lei ci sono Andrea, Beppe, Lucio e Lorenzo. La giornata è stata un po’ incerta ma alle 16 sembra ok. Salgono e partono quasi subito. I ragazzi atterrano tutti a C praticamente da soli e molto bene. Solo ad Andrea dico un paio di cose perchè c’è del traffico. Letizia invece fa gli otto, parzialmente assistita e malgrado questo arriva un po’ corta. Un po’ di ruggine. Sono appena le 17.30 ma il tempo sembra ora volgere al brutto, così chiudiamo anticipatamente.
Il 26 è l’ultima domenica prima delle mie vacanze preceduta dall’ultimo venerdì di teoria padovana. Tanto per entrare in clima vacanziero ho organizzato una nuova gitarella. O meglio mattina a Borso e pomeriggio a Feltre. Ritrovo mattiniero, alle 7.30. Ci sono Andrea, Letizia, Renzo, Lorenzo, Beppe, Lucio, Gianluca. L’idea iniziale era mandarli alle antenne, da cui solo pochi hanno volato finora ma sopra il vento è di traverso e così, giacché sono in strada, li inoltro per il panettone, con loro sommo dispiacere, come potete ben immaginare… Sopra la situazione è ideale e alle 9.20 iniziano a partire. Gli ho chiesto se possibile un avvicinamento a C e la maggior parte va bene. Salvo Renzo che fa un avvicinamento che ancora nessuno ha capito ed entra col vento in culo (per fortuna debole). Ok dicevo gli altri, inclusa Letizia, anche se sempre sul corto. Sarà che lei di suo non è altissima???? 😉
In teoria a questo punto dovrebbero fare il secondo giro dai decolli bassi perchè salire al panettone di nuovo (e recuperare poi tutte le auto) porterebbe via troppo tempo… Perchè tutti sti condizionali? Ma perchè sul più bello è arrivato il BrunoBus e così i nostri hanno fatto anche un secondo giro al panettone, con condizioni un po’ più sostenute, al punto che Renzo e Gianluca hanno fatto quasi un’ora di volo mentre Letizia è atterrata cortissima dopo un bel volo mentre nel frattempo arrivavano Michela con l’infortunato Alessandro per assistere agli atterraggi dei compagni prima della trasferta pomeridiana a Feltre.
Ho dotato Lorenzo di precisissime “mappe orali” del Grappa e l’ho spedito in panettone per recuperare il mezzo (la twingo è o non è mezza macchina normale?) con l’ordine di scendere dal versante nord per ricongiungersi col resto della truppa. Con gli altri invece ci siamo avviati su per la Valsugana. Sarà stata una distrazione, o sarà che a lui la Valsugana non piace per via della nota canzone, fatto sta che Renzo invece ha preso ed è salito dalla valle del Piave!!!! Contento lui… Alla fine comunque ci siamo ritrovati tutti in atterraggio a Feltre che erano le 13.30 dopo una perfetta manovra di aggiramento: da destra, da sinsitra e dal centro del Grappa, roba che neanche Mastella… Lì ci raggiungono anche Alessandro, Cristina e Loris.
Facciamo le auto, recuperiamo pure un paio di baldi piloti locali ignominiosamente atterrati anzitempo e saliamo al decollo. Dopo una sommaria occhiata al prato richiamo l’attenzione di tutti sul comignolo della malga alle spalle del decollo e andiamo a mangiare una costata di brontosauro, o almeno la ricordava da vicino…
Ce la prendiamo comoda tanto il cielo è velato. Gianluca e Renzo osservano avidi alcune vele che con grande fatica raggiungono il rifugio Dal Piaz e fanno top. “Meglio dell’xalps!” esclamano. Sono ormai le 16 quando torniamo al decollo. C’era l’idea di sfruttare i grandi prati per fare un po’ di gonfiaggi, e alcuni ci provano pure, ma il vento è troppo debole. Mentre siamo lì in attesa di un po’ di sole arriva Carlo, uno degli istruttori locali, appena tornato in volo dal “Dal Piaz”… Spiega ai ragazzi la zona, dove andare e dove no. E’ molto disponibile e gli dà una gran mano. Mentre siamo lì che parliamo partono Loris e Cristina (a filo d’albero…). Ci prova anche Alessandro ma si ferma su un cespuglio. Il vento infatti sta girando da ovest e Carlo suggerisce di spostarsi all’altro decollo. Così carico a due a due piloti e vele in macchina e faccio da navetta (1 km il percorso). Al ritorno dal primo viaggio mi viene però incontro di corsa Gianluca: Cristina ha telefonato che è finita in pianta e non riesce a scendere.
Dopo una breve consultazione decido che comunque possono volare, tanto giù bisogna scendere… Io mi avvio prima in auto e Carlo si offre gentilmente di assisterli al decollo. I voli sono tranquilli, arrivano tutti tranquilli e atterrano praticamente da soli. In finale a Michela squilla il cellulare e lei anticipa di un paio di metri lo stallo per rispondere… è Alessandro. L’ultimo a partire è Gianluca che riesce a trovare pure un po’ di ascendenza e sta una decina di minuti sul decollo. In uscita poi lo faccio spostare un po’ dalla traiettoria ideale e questo finalmente ci consente di vedere la vela di Cristina: malgrado oltre un’ora di ricerche e il collegamento telefonico non l’avevamo ancora rintracciata! La raggiungiamo con l’onnipresente Carlo e con Andrea, altro pilota locale “pratico di alberi”. Cristina è scesa ma la vela è molto in alto e raggiungerla sembra impossibile. Invece ancora Carlo ci risolve il problema: si abbranca come un gatto al tronco e in 2 minuti è sopra. Da lì poi è facile, grazie al seghetto di Gianluca…
Birra e pizza offerte da Cristina, ovviamente 😉
E ora finalmente si va in vacanza. Anzi no. Prima devo riportare Ale e Cris in decollo perchè la loro autoo è rimasta lì visto che le chiavi le aveva lei…
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9 settembre, si torna subito al lavoro. Ma solo di pomeriggio perchè devo smaltire la notte bianca.
Il ritrovo è per le 14 a San Floriano. Ci sono Michela e il quasi guarito Alessandro, Beppe, Letizia, Lucio, Renzo, Andrea, Gianluca. E ci sono pure Luciano e Vladi, anche loro rientrati dalle vacanze. Si chiacchiera un po’ e dopo salgono. IL più assatanato è Luciano, in evidente crisi di astinenza. Aiuta a caricare le auto e distribuire i passeggeri e così finalmente si parte. Appena su chiamano: Luciano si è dimenticato il casco in auto… Fortuna vuole che Cristina (quella del noce feltrino) non ha urgenza di partire e gli presta il casco. Le condizioni non sono granché e in più i ragazzi se la prendono comoda. Perlomeno atterrano tutti bene. Ottime le ragazze, inclusa Letizia che era preoccupata perchè aveva fatto solo un volo qui, molti mesi fa. Invece atterra perfetta.
“Malgrado” lentezze e ritardi vari sono appena le 16.30, così tornano su per un altro volo anche se Letizia preferisce rinunciare perchè non si sente bene. Stavolta sono bravi a partire: in 20 minuti sono tutti fuori. Peccato che però gli atterraggi non siano tutti impeccabili come la prima serie. Sarà stato il calo di tensione? Michela arriva un po’ lunga e atterra col suo classico sistema “a rimbalzo”: in piedi e subito dopo lunga distesa a pelle di leone… Il top però è Luciano (hai visto? una cronaca praticamente tutta per te! Ti mancava, di’ la verità ;)) entra un poco alto. Un poco tanto… Gli dico di fare un 180 a destra ma lo prende largo. Un po’ tanto largo… Alla fine atterra di corsa, in virata, in mezzo a tutti i compagni seduti all’ombra… Ciligina sulla torta: con uno stabilo accarezza anche un albero.
Il tempo dei recuperi e si va a fare merenda sotto una pergola carica di uva matura, un profumo!!!
16 settembre, domenica anomala per via del campetto dimostrativo in programma in giornata. Ci troviamo ai delta la mattina, ore 8. La cosa ancora più strana è che oggi li accompagno in decollo, voglio vedere come partono… Sopra c’è calma piatta e vista l’ora decido per un solo volo, quindi possono aspettare un po’ a partire, non c’è fretta. Verso le 9 la situazione si smuove e così pure i ragazzi. Il primo a partire è Beppe, bene. Nel giro di mezz’ora sono in volo anche gli altri: Gianluca, Nicoletta, Michela, Lorenzo (alla francese), Vladi, Letizia, Lucio, Andrea e Luciano nell’ordine. C’è anche Alessandro, a cui hanno “tolto i fermi” ma preferisce aspettare ancora qualche giorno… Buoni i decolli e nel campo gli atterraggi 😉
Segue, per loro, una lunga pausa perchè io ho un po’ da fare… Vanno a passeggio, alcuni vengono a darmi una mano, più meno tutti passano da Malga Camol per la merenda 😉 e poi ci ritroviamo alle 18 circa al decollo ovest. Il vento è bello dritto. Rispetto al mattino mancano Luciano (casa) e Vladi (stanco). C’è invece Paolo ma è venuto solo a vedere. La prima a partire è Nicoletta. Poi Michela, al suo primo volo nel nuovo decollo. A seguire tutti gli altri, ultimo Andrea che aveva “scordato” la vela… Fortuna che Vladi gliel’ha portata in extremis! Unico momento anomalo il decollo di Beppe che appena partito si gira e urla di aver perso il vario. Io non ho visto cadere nulla ma vado comunque a vedere giù per il pendio. Alla fine si scoprirà che il vario gli si era solo girato sotto la gamba…
Per chiudere maxi tavolata al Garden, saremo stati almeno in 30… e quando me ne sono andato ne arrivavano ancora.
Chissà quando faranno l’esame… La domanda purtroppo non è retorica, quest’anno il calendario esami sta creando parecchi problemi. Rimango fiducioso per il primo week end di ottobre ma…
Intanto però si continua a volare. Mercoledì 19 alle 17 ci troviamo in 3: Beppe, Lucio e Letizia. Le giornate ormai sono decisamente corte e fanno appena in tempo a partire prima che il vento si metta da dietro. Visto che sono pochi e devono fare il recupero li mando cmq su tutti, per un secondo ipotetico volo ma non c’è niente da fare. Peccato perchè nel pomeriggio si era volato bene, ma gli orari lavorativi sono bast…
Domenica c’è l’ormai classico appuntamento a San Michele di Bassano. Ovviamente però bisogna farli volare. Ci troviamo alle 8 a San Floriano. Ci sono quasi tutti, mancano Renzo, ancora a caccia di zanzare, Vladi, che aveva un impegno e Lucio, di turno. In compenso ci sono 5000 persone (almeno) per una gara podistica… Oggi avremo pubblico 😉
Salgo anche io per un biposto con un’amica di Gianluca. Il volo è tranquillo. L’unico teso, ci mancherebbe, è Alessandro, che torna per aria dopo l’inciampo. Ma forse sbaglio, quella più tesa è Michela, dopo un mese a lavorare da sola 😉 Tutto bene, salvo un decollo un po’ laterale di Michela, un aborto per “cordini nella radio” di Lorenzo e Letizia che fa il primo avvicinamento a C sul campo e ha bisogno di un po’ di aiuto. Belli gli atterraggi con tutta la gente che passeggia nei dintorni e applaude…
Sono indeciso se rimandarli su per un secondo giro, i tempi sono stretti. Alla fine mi decido: su tutti ma partenza immediata. Non se lo fanno ripetere e poco dopo le 11 i primi sono già pronti. In aria non c’è un tubo e in breve sono di nuovo a terra. Andrea si becca una “multa”: avevo detto che dovevano partire tutti entro le 11.30 ma lui si è preso tardi, così ha dovuto fare le orecchie per 2 minuti 😉 Michela fa un fuori campo perchè si è presa corta, poco male, hanno applaudito pure lei… In realtà la tendenza a rimanere lontani dal campo fino all’ultimo è dilagante, ma gli altri arrivano senza problemi.
Ci trasferiamo a San Michele e li lascio liberi per qualche ora. Ci ritroviamo alle 15 e salgono all’antenna per un volo. Atterraggio anche per loro a San Michele. Sarà la prova del fuoco viste le dimensioni del campo… Nel complesso bene, alcuni prendono il campo principale, altri quello di riserva appena accanto. Solo uno prende le pannocchie, senza danni ma con grandi risate, ma non lo nomino perchè è stata più colpa mia che sua!
30/9 ultima domenica? seee… Potrebbe, ma non sarà! Ci troviamo a San Floriano alle 8.30. Pioviggina ma le previsioni sono buone per il resto della giornata. Ce la prendiamo comoda e andiamo in pasticceria a immagazzinare energie. Poco dopo le nove esce un pallido sole e i ragazzi salgono in decollo. Il primo a partire è Paolo, poi Nicoletta. Gli altri se la prendono un po’ troppo comoda e un secondo piovasco li punisce 😉 Alla fine l’ultimo partirà solo a mezzogiorno meno un quarto e addirittura Andrea preferirà aspettare il pomeriggio. Mangiamo qualcosa e ci raggiunge anche Gianluca. Poi si torna in decollo.
La giornata si è un po’ aperta. Nicoletta mi ha chiesto un biposto e io ligio eseguo. Si galleggia anche un po’. Gli altri seguono ma le condizioni sono davvero fiacche. Solo Beppe riesce a stare su un pochetto. Alla fine dovrebbe partire Francesco col bipo ma il decollo non riesce. Per colmo di sfiga gli esce pure l’emergenza, così deve aspettare che io li raggiunga per rimettere tutto in ordine. Nel frattempo gli altri si fanno giustamente un secondo giro… Quando finalmente rimedio al guaio, il vento ha girato e dopo un paio di tentativi senza successo si ripiega e si scende in auto.
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Se state leggendo queste righe vuol dire che il corso 2007 è finalmente concluso: avevo deciso di non scrivere più nulla fino all’esame, perciò… ma andiamo con ordine!
Mercoledì 3, alle 14.30 c’è soltanto Lucio, saliamo e si parte. Poco dopo arrivano anche Lorenzo e Nicoletta che partono da soli. Le condizioni non sono stratosferiche ma data la stagione c’è da divertirsi. Peccato per il traffico intenso, dovuto a un paio di scuole straniere. Alle 17 torniamo su con l’aggiunta di Letizia (e Beppe che ci raggiunge in decollo). Decollo ovest, il vento è quasi da dietro ma non ci sono problemi visto il pendio. Solo Lorenzo decide di complicarsi un po’ la vita partendo alla francese: riesce a partire malgrado il vento non ideale e una ciupinara che gli arpiona un piede al momento della rotazione. Bravo! Gli altri optano per decolli meno avventurosi.
Il 7 ottobre doveva essere la data dell’esame, ma qualche intoppo burocratico l’ha fatta saltare. Meglio, così l’appena rientrato Renzo “Sampei” può fare un po’ di ripasso. L’idea era di fare un salto a Levico ma lì c’era nuvolo e qui sole… Perciò: Borso! Decollano tutti bene ma c’è un casino di gente, così appena giù scappiamo nel nostro feudo di Marostica, bene al riparo dalle orde di lanzichenecchi…
Solita pizzetta/crostino/baguette alla Rondinella e poi subito in decollo. Le condizioni sono buone, in aria ci sono almeno una decina di vela arrivate in volo da Borso. Il primo a partire però, Alessandro, buca subito. Gli altri galleggiano meglio ma soltanto Renzo riesce a fare più di mezz’ora di volo.
Alle 15.30 in pratica sono tutti atterrati. Li faccio tornare su, stavolta all’antenna. Nicoletta sostituisce Paolo, gli altri ci sono ancora tutti, tranne Letizia che non aveva voglia di volare. Decolli complicati dalla poca pendenza, ma li avevo avvisati e un po’ di fatica non gli fa certo male. E cmq se fanno tutto per bene partono al primo tentativo, senza problemi. Michela per la verità un problema l’ha avuto, ma era con una mucca curiosa e impertinente che le si è parcheggiata davanti quando era quasi pronta a partire e ha continuato poi a gironzolare lì vicino, arrivando persino a “slinguazzarmi” la sedia…
Mercoledì 10 non è ancora sicuro se, quando e dove sarà l’esame… A Roma ci sono ancora problemi di carte, nomine, firme… Noi comunque continuiamo l’addestramento. Ci troviamo con Lucio, Letizia e Lorenzo. Il vento è da est, perciò si sale alle antenne. C’è ancora traffico, olandesi questa volta. Le condizioni però sono buone e così i nostri partono, tenendo bene a mente che potrebbero dover atterrare nel nuovo campo para. Alla fine faranno tutti quasi un’ora di volo in una liscia dinamica. Solo Lucio però raggiunge l’atterraggio delta, Lorenzo e Letizia si fermano nell’altro.
Recupero auto, pizzetta e poi un ultimo ripasso di teoria, presenti anche Vladi, Luciano e Beppe.
Giovedì 11 finalmente arriva conferma telefonica che l’esame sarà sabato e domenica. Venerdì 12 arriva il fax e si decide con le altre scuole interessate che noi faremo l’esame domenica, assieme alla scuola di Aviano. Il sabato lo lasciamo agli altri che vengono da più lontano.
Domenica mattina, 14 ottobre, esami. Apro la finestra ed è nuvolo. Le previsioni però danno solo una remota possibilità di pioggia, con ampie schiarite pomeridiane e venti da sud tutto il giorno. Ritrovo alle 8.30 con i ragazzi, gli esaminatori invece arrivano alle 9. Appello, briefing e si sale in decollo. Sopra il vento è nullo. L’esaminatore al decollo chiede che partano prima gli allievi di Aviano per motivi logistici. Vista l’aria che (NON) tira i ragazzi sono ben contenti di passare il turno. Loro sono in 8, noi in 13. Entro le 11 sono tutti in volo con i complimenti dell’esaminatore. Manovre e atterraggi regolari. Non tutti al top, ovvio, ma nessuno disastroso 😉
Ci trasferiamo all’asilo di Semonzo per la teoria. In poco più di mezz’ora consegnano tutti ma… Nicoletta e Lorenzo… fanno un punteggio… troppo basso. Tocca passare per l’orale. Nicoletta entra in lacrime e ci vuole qualche minuto per tranquillizzarla. Poi risponde alle domande che le fanno e siamo a posto. Lorenzo passa qualche minuto sulle spine perchè gli fanno quasi un terzo grado, con tanto di foto segnaletiche… Ma anche lui alla fine se la cava bene e possiamo festeggiare la promozione in blocco!!!
Torniamo perciò in atterraggio, dove è in pieno corso la festa sociale del club e dove finalmente si possono rilassare.
Bene, siamo arrivati in fondo a questo corso. Ringrazio chi ha partecipato, chi ha dato una mano e chi ha avuto la forza di leggere tutta sta pappardella. Ora i ragazzi sono piloti. Prossimamente ancora su questi schermi 😉
Vi lascio con una perla dal “Primo libro dei quiz di Sampei”, versetti 1-5
bullet
SE vedi L’ARCANGELO Gabriele nei cieli :
A ) sei buddista e tiri dritto ( con diritto di precedenza )
B) ipossia e così sia
C) c’è una Niviuk rossa sopra di LUI ( risposta Giusta)